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Hotel Excelsior Venezia fantasma

Un fantasma alla Mostra del Cinema

L’iconico Hotel Excelsior annovera tra i suoi ospiti celebri un’attrice. Morta oltre 70 anni fa

Hotel Excelsior Venezia
istockphotos
Facciata dell'Hotel Excelsior
La carrellata di star internazionali in laguna è già cominciata, e nei prossimi giorni si arricchirà di tantissimi altri protagonisti. Ma alla 75 Mostra del Cinema di Venezia potrebbe arrivare anche un'ospite inattesa. Eppure presente, ogni anno, da decenni, all’Hotel Excelsior. Si tratta di un fantasma, che con il mondo del cinema ha molto a che fare: quello di Luisa Ferida. Diversi testimoni affermano di averla vista apparire tra le stanze dell’iconico hotel del Lido, vestita da vera diva, con tanto di boa di struzzo.
 
Costruito e inaugurato agli inizi del ‘900, l’Hotel Excelsior è ancora oggi un simbolo dell’hotellerie più prestigiosa. Con il suo meraviglioso stile moresco che abbraccia il gotico veneziano, domina il Lido e ospita le celebrità in laguna per la Mostra del Cinema sin dagli anni ’30. Qui hanno alloggiato le stelle del cinema di ieri e di oggi, e la sua magnifica terrazza ha persino ospitato la prima edizione della kermesse. Maestoso e imponente, soggiornare qui è un vero sogno ad occhi aperti. Se non si viene terrorizzati dal fantasma di Luisa Ferida. 
 
La donna infatti, per chi non la conoscesse, è stata una importante attrice tra gli anni ’30 e ’40. La sua è una vicenda tragica che si intreccia con la storia politica dell’Italia di quegli anni. Pur non essendosi ufficialmente schierata con il Fascismo negli anni precedenti alla guerra, fu una delle attrici più amate dal regime, tra le poche ad aderire alla Repubblica di Salò dopo l’armistizio. Partì con il marito, anche lui attore, Osvaldo Valenti, per trasferirsi al Cinevillaggio, il centro del cinema della R.S.I. I due attori divennero i principali esponenti di questo tentativo di una 'Cinecittà fascista'. Il marito si impegnò militarmente nella X MAS, e in quanto ufficiale ebbe contatti con la famigerata banda di Pietro Koch, nota per le torture e le fucilazioni ai danni di partigiani, avversari politici (o presunti tali) e della popolazione. 
 
Non si seppe mai con certezza quanto e cosa conoscesse Luisa Ferida di tutto ciò, ma si sa che non partecipò mai in maniera diretta alle vicende militari-terroristiche dei repubblichini o del marito. Tuttavia, catturata dai partigiani insieme a lui, venne fucilata in quanto collaborazionista. Una storia controversa, che il regista Marco Tullio Giordana ha fatto rivivere al cinema con il film Sanguepazzo. Riabilitata dalle inchieste svoltesi dopo la guerra, Lucia Ferida aleggerebbe come fantasma sul Lido e in particolare presso l’Hotel, dove chi l’ha incontrata afferma di averle sentito chiedere dove fosse il marito. 
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