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Genova visita Cimitero monumentale Staglieno

Genova: il Cimitero monumentale è un'opera d'arte

Vero e proprio museo a cielo aperto, è stato visitato nel corso dei secoli da personaggi illustri

Scultura del cimitero
© di Twice25 & Rinina25 - Fotografia autoprodotta, CC BY 2.5
Cimitero di Scaglieno
Non è un cimitero come tutti quello di Genova, ma un vero e proprio museo artistico, un luogo di memorie pubbliche e private in cui la suggestione romantica del paesaggio si unisce alla monumentale architettura e agli stili che vanno dal neoclassicismo al realismo, dal simbolismo al liberty e all’Art Deco con una serie di opere artistiche eccezionali. Tra i personaggi storici di rilievo che qui hanno lasciato testimonianze delle loro visite figurano Nietzsche, Guy de Maupassant, Mark Twain, l’Imperatrice Sissi, essendo sempre stato meta obbligata per artisti e letterati.

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Emblema ed orgoglio cittadino il Cimitero monumentale di Staglieno è stato aperto nel 1851 e si è sviluppato soprattutto dopo la Prima Guerra Mondiale: unisce la tipologia del cimitero architettonico neoclassico di tradizione mediterranea che si trasforma in una galleria di monumenti con la tipologia del cimitero naturalistico diffuso nell'Europa del Nord. Appare infatti come un giardino di marmo dove si incrociano vialetti, scale, gallerie, cappelle in tutti gli stili ornati da splendide statue di pietra che offrono quell’atmosfera che lo rendono unico. Dopo vari ampliamenti portati avanti nel tempo, oggi Staglieno comprende un'area di circa 18 mila metri quadrati ed include anche un cimitero inglese che ospita la tomba della moglie di Oscar Wilde, Mary Constance Lloyd, uno greco-ortodosso ed uno ebraico. Accanto a personaggi famosi del calibro di Mazzini, Bixio, Gilberto Govi, De Andrè, hanno trovato qui sepoltura personaggi popolari come la Venditrice di Noccioline Caterina Campodonico, che lavorò duramente tutta la vita per racimolare il denaro necessario alla creazione del suo monumento marmoreo in dimensioni naturali.

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Sono stati numerosi gli scultori che hanno dato vita alle opere di Staglieno, e tra gli artisti genovesi si segnalano Santo Varni, autore della bella statua dedicata alla Fede della Religione alta nove metri e posta al centro del luogo di sepoltura, emblematica presentazione del grandioso cimitero pronta ad accogliere il visitatore, e Lorenzo Orengo che ha scolpito la tomba dedicata alla Venditrice di noccioline. Particolarmente famoso è l’Angelo di Monteverde dello scultore Giulio Monteverde, che in maniera sontuosa arricchisce la tomba Oneto al Porticato superiore di Ponente con una figura d’angelo originale: dal suo viso, infatti, traspare una forte carica di emotività sensuale che rompe con gli schemi scultorei fino ad allora in voga e sebbene il personaggio alato regga con la mano destra la tromba del giudizio universale, la sua postura ed il suo sguardo imperscrutabile lo fanno apparire lontano e distaccato rispetto all'evento di cui è muto testimone.
 
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