Difficile immaginare cosa ci si troverà di fronte varcando la soglia della Necropoli della Banditaccia, la più imponente testimonianza dell’architettura funeraria etrusca e probabilmente una delle più monumentali dell’area mediterranea, Patrimonio dell’Umanità UNESCO dal 2004. Chilometri di percorso immerso nella natura, tra tombe e mausolei che sono diventate un tutt’uno con il verde circostante, e che evoca le emozioni dei più noti siti maya in Messico, o dei templi khmer in Cambogia.
![](http://www.turismo.it/fileadmin/mediafiles/turismo/articoli/201602/images/849x565/iStock_000018542652_Small.jpg?n=0.021717419615015388)
Nella necropoli di Cerveteri, a pochi chilometri da Roma, si respira quel misto di magia e solennità tipico dei luoghi funerari antichi, mescolato ad una affascinante sensazione di vita che le piante, i muschi, gli alberi tutt’attorno infondono al posto. Circa 400 ettari di estensione, di cui solo circa 10 ettari visitabili, la necropoli della Banditaccia sorge su un’altura, una sorta di altopiano, ed è composta di sepolcri ed elementi funerari risalenti ad epoche diverse, realizzati con stili differenti.
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Nella necropoli di Cerveteri, a pochi chilometri da Roma, si respira quel misto di magia e solennità tipico dei luoghi funerari antichi, mescolato ad una affascinante sensazione di vita che le piante, i muschi, gli alberi tutt’attorno infondono al posto. Circa 400 ettari di estensione, di cui solo circa 10 ettari visitabili, la necropoli della Banditaccia sorge su un’altura, una sorta di altopiano, ed è composta di sepolcri ed elementi funerari risalenti ad epoche diverse, realizzati con stili differenti.
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Vi sono per esempio le più antiche tombe villanoviane, risalenti ad un periodo che va dal IX secolo a.C. all’VII secolo a.C., dalla caratteristica conformazione a pozzetto, semplici costruzioni in cui venivano conservate le ceneri del defunto. Dal VII secolo a.C. in poi cominciano a sorgere i grandi tumuli monumentali, che nei secoli diventano sempre più raffinati dal punto di vista architettonico e decorativo. Le tombe a tumulo sono strutture tufacee circolari, che riproducono l’abitazione del defunto, cosa che ha permesso agli archeologi di scoprire molti aspetti della vita domestica etrusca. Appartengono invece al V secolo a.C. le cosiddette tombe a dado, allineate l’una all’altra lungo i viali sepolcrali.
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Molte delle tombe presenti nella necropoli erano veri e propri monumenti che le famiglie aristocratiche erigevano per i propri cari, e in esse sono stati ritrovati numerosi elementi di valore come vasellame, statuette in bronzo, metalli preziosi, gioielli, ma anche oggetti di uso comune. Gli interni delle tombe visitabili sono suggestivi e restituiscono un’immagine di quotidianità nel mondo etrusco che raramente si ha l’occasione di contemplare. La Necropoli della Banditaccia si può visitare tutti i giorni, per maggiori informazioni questo è il sito ufficiale.