Un’oasi
di verde e relax accoglie nel cuore del pietroso Carso sloveno uno dei più
famosi centri di allevamento equestre del mondo. Parliamo dell’Equile di
Lipica, sede di gare di campionati europei e di coppa del mondo di
dressage, oggi complesso turistico ad appena due chilometri dal confine italo-sloveno
di Basovizza e ad otto da quello di Fernetti.
Diciamo subito che gli ospiti più famosi dell’Equile sono quei lipizzani che
tutti i veri amanti dell’equitazione sognano di cavalcare almeno una volta: i
soli che dispongono di pedigree con genealogie secolari e che hanno
diritto di fregiarsi di una L marchiata sul mantello. Questi cavalli dal manto
candido come la neve, che alla bellezza e all’eleganza uniscono intelligenza,
docilità, versatilità, velocità e resistenza, sono il risultato di una lunga e
paziente selezione iniziata nel 1580 impiegando cavalli locali incrociati con
stalloni boemi, andalusi, napoletani e arabi. A volerli fu l’arciduca Carlo di Stiria, figlio dell’imperatore Ferdinando I°
d’Austria, che a tal fine destinò l’ampia tenuta di Lipica, tra i boschi
secolari di castagni, querce, faggi e tigli del Carso. La scuola di equitazione
annessa al centro equestre di Lipica cominciò ad essere frequentata dai
rampolli dell’aristocrazia mitteleuropea per addestrarsi nella difficile arte del
dressage.
Oggi le porte dell’Equile, con i suoi 260 cavalli (la metà
di quelli
presenti in Slovenia, mentre nel mondo non arrivano a 3 mila), le
stalle (di
cui una risalente al 1703), 5 grandi maneggi all’aperto e 4 coperti, si
aprono
agli appassionati di equitazione con corsi settimanali per
principianti, di
perfezionamento e di specializzazione, nonché per escursioni a cavallo
o in
carrozza nell’annesso parco di oltre 300 ettari. Oltre alla parte
ippica il complesso turistico di Lipica dispone di due alberghi
a 3 stelle con ristoranti, bar, due piscine coperte, sauna, palestra e
beauty
center, campi da tennis, golf a 9 buche attivo tutto l’anno, minigolf,
bici a
noleggio, casinò, night club e discoteca. Per entrare nell’Equile non
occorre
essere cavallerizzi. Si possono anche solo visitare le stalle,
osservare gli
animali al lavoro o al pascolo, assistere all’esibizione di dressage,
con i
cavalli che danzano al passo di musica, oppure visitare la galleria del
pittore, disegnatore e grafico Avgust Cernigoj, uno dei maggiori esponenti
dell’arte slovena del Novecento, contenente 1.400 opere.
Da Lipica, inoltre, si possono compiere numerose gite di interesse turistico a
località situate a breve distanza: le trattorie del Carso dove assaporare il
gustoso prsut e il Kraski
Teran, un vino forte e rubino, la grotta Vilenica, una delle prime cavità
turistiche d’Europa, il giardino botanico di Sezana, il museo militare di
Lokev, le grotte di San Canziano, protette d’Unesco come maggior canyon
sotterraneo del mondo, e quelle di Postumia. E
ancora, il suggestivo castello di Predjama, i borghi del Carso dalla
tipica architettura come Stanjel, un villaggio medievale con archi,
decorazioni, portali e grondaie ricavati tutti dalla pietra calcarea locale, le
perle della riviera slovena come Portorose, Pirano e Capodistria, queste ultime
di netta impronta architettonica veneziana, la graziosa chiesetta fortificata
di Hrastovlje con il suo stupendo ciclo pittorico quattrocentesco, fino
all’elegante capitale Lubiana.
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