La Giordania moderna nasce nel 1946 come Regno
Hashemita di Transgiordania, indipendente dalla Gran Bretagna, ma la sua storia si può far risalire al 9000
a.C. Sul suo territorio, forte della posizione strategica nello scacchiere del
Medio Oriente, sono passate tutte le
grandi civiltà: egiziani, assiri,
babilonesi, ittiti, greci, romani, arabi, turchi, crociati ed inglesi.
Sul suo suolo si è compiuta la
missione voluta da Dio, con protagonisti Abramo, Giobbe, Mosè, Giovanni il
Battista, Gesù Cristo e Paolo. Il suo stesso nome rievoca quel fiume sacro (il
Giordano) dalle acque purificatrici che battezzarono Gesù in persona. E proprio qui, lungo il fiume e il Mar Morto
si ritrovano le “pianure di Moab” dell’Antico Testamento che, per chi le
voglia percorrere, si trasformano in un pellegrinaggio attraverso 5000 anni di
storia lungo la “Strada dei Re” (King’s
Highway), la stessa che percorse Abramo durante il suo cammino dalla
Mesopotamia a Canaan.
Le grandi manifestazioni della natura sono in questa terra
biblica il tratto più caratteristico e avvolgente: dal Mar Morto, la
depressione più profonda del pianeta, al deserto del Wadi Rum, fino alla
riserva naturale di Dana che si estende per 300 chilometri dalla cima della
faglia della Valle del Giordano alle distese del deserto di Wadi Araba.
Il Mar Morto è circondato da un paesaggio a dir
poco spettacolare, quasi lunare, viziato da un’elevata salinità dell’acqua che
non favorisce la crescita della vegetazione. Al contrario, ricchissimo di vita
è il Golfo di Aqaba, unico sbocco sul mare, dove si trova una delle più
belle barriere coralline del mondo con fondali invasi da pesci tropicali
multicolori. Non a caso è questa una meta preferita dagli amanti degli sport
acquatici che vi trovano spiagge sabbiose orlate di palme e un clima mite e
soleggiato anche d’inverno.
I grandi centri urbani della Giordania, compresa la
capitale Amman, sorgono nella regione dell’Altopiano della Transgiordania,
insieme ai maggiori siti storici: Jerash, Kerak, Madaba e il gioiello Unesco Petra,
la “città rossa”. Quest’ultima,
capitale dei Nabatei, è il vero tesoro nazionale, raggiungibile dopo
aver percorso una stretta gola nel deserto e attraversato a piedi il “siq”, una
immensa fenditura posta in un’altura arenaria che si snoda per un chilometro
tra dirupi a strapiombo, sui quali è stata realizzata la città.
Petra (nella foto) è un superbo esempio di architettura
rupestre fatto di centinaia di edifici, templi, terme, tombe e un grande
teatro. Il tutto interamente scavato nella roccia dal caratteristico colore
rosato che restituisce una dimensione ancor più surreale al sito. Tappa
obbligata di un viaggio in Giordania è l’attraversata in fuoristrada del Wadi
Rum, l’area desertica più vasta e suggestiva della Giordania che custodisce
le sorgenti di Lawrence d’Arabia (Jebel Khazali) e la montagna delle sette
colonne della saggezza.
Merita una menzione a parte, infine, la Valle del
Giordano, un luogo unico la mondo che accoglie il Mar Morto a 55 chilometri
da Amman e si estende fino al lago di Tiberiade. Questo lago, il più grande
lago salato del mondo, si trova a 400 metri sotto il livello del mare ed è
circondato da maestose montagne e dalla colline di Gerusalemme. Si tratta del luogo
più basso della Terra, con un retaggio storico e spirituale tra i più
significativi di tutti i tempi, dove si crede che sorgessero le cinque città
bibliche di Sodomia, Gomorra, Admah, Zebouin e Zoar.
Nella foto: Tombe reali scavate nella roccia a Petra, courtesy of ©Jordan
Tourist Board