Letteralmente il nome Svalbard significa “costa fredda” e apparve per la prima volta in alcuni testi islandesi del XII secolo. Fu in realtà Willem Barents, nel 1596, a scoprire le Svalbard, isole che, tutte insieme, compongono un collier fatto di immacolato gelo, a poco meno di mille chilometri dal Polo Nord. Piccole isole dai grandi numeri: il più grande ghiacciaio di tutta la Norvegia, lo Austfonna, si trova proprio qui ed è la più grande calotta glaciale dopo l’Antartico e la Groenlandia, con un fronte che misura circa 200 chilometri.
Di questo collier di perle preziose, le isole più estese sono Spitsbergen, Nordaustlandet, Barentsøya, Edgeøya e Prins Karls Forland.
Il centro più importante dell’arcipelago si chiama invece Longyearbyen. C'è di tutto in questa “capitale”. Non è, infatti, solo un villaggio per esploratori dalle lunghe barbe gelate: vi si trovano anche hotels, bed & breakfasts, discoteche, impianti sportivi, piscina, chiesa, supermercato, municipio e ufficio postale, ristoranti. Qui si trova soprattutto il più ampio ventaglio di sistemazioni possibili. Lo Spisbergen Hotel (www.spitsbergentravel.com), ad esempio: albergo di alto standard con una vista stupenda sulla città . oppure il Radisson Sas Polar Hotel Spitsbergen, uno dei più moderni alberghi del nord europeo, funzionale e caldo nello stesso tempo. O ancora la Spitsbergen Guesthouse, una sistemazione semplice ma pulita con ben 136 posti letto distribuiti in camere singole, doppie e triple con bagni e docce comuni.
Ma nella capitale delle Svalbard c’è anche molto da fare e da vedere. I lavori di Olaf Storo, artista locale, sono permanentemente esposti alla Gallery Svalbard. Nella stessa sede si organizzano mostre di fotografia e concerti. E poi conferenze e letture di scienziati, artisti e letterati alla moderna sede dell'Università internazionale. La chiesa di Longyearbyen è aperta ai visitatori tutti i giorni e quasi ogni domenica viene celebrata la messa. Il martedì sera la chiesa è aperta e viene organizzata la vendita di caffè e waffle norvegesi. Il museo delle Svalbard a Longyearbyen ospita diverse mostre di flora, fauna, estrazione del carbone, storia della caccia e le vicissitudini delle Svalbard durante la Seconda Guerra Mondiale. Dal museo si può accedere anche al centro funicolare, dove vedrete come un tempo veniva trasportato il carbone. Ma durante tutto l'anno, e specialmente nei weekend, le Svalbard e Longyearbyen sono visitate da artisti e gruppi musicali che volentieri programmano performances. Famoso il ciclo del Polar Jazz, ogni anno alla fine di gennaio, con blues, jazz, e anche bluegrass. E non si può non visitare il Museo locale. È un tuffo nel gelo e nel passato: dalla scoperta delle Svalbard, alla storia della caccia alle balene, alla saga delle nere miniere nelle bianche isole del Nord.
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Informazioni utili
La SAS (www.flysas.com) collega Roma con Oslo con servizi nonstop giornalieri e Milano con 5 voli settimanali. Norwegian Air Shuttle(www.norvegian.no), compagnia low cost privata offre un servizio estivo su Oslo dagli aeroporti di Pisa, Venezia e Roma. Da Oslo (3 h) o da Tromso (1h30) fino alle Svalbard si vola invece con la compagnia aerea Braathens.
Molti i tour operator che lavorano sulle isole svalbard: 4 Winds (www.4winds.it), Agamare (www.agamare.it), Seiviaggi (www.seiviaggi.it) e Chiariva (www.chiariva.it)
Altre informazioni: www.visitnorway.com; www.svalbard.net; www.svalbard.it