Nessuna torre pendente o monumento caratteristico simbolizza
Davos, città montana del cantone svizzero Grigioni, nota per essere la
più alta d’Europa (1560 metri) con il punto più elevato nei 3146 metri di
Flüela-Schwarzhorn. Dal 1930 in poi si scrive la storia di Davos come centro di
cura, sport e ricerca via via sempre più famoso, non senza la
complicità di personaggi illustri che sono giunti fino a qui, come l’inglese
Arthur Conan Doyle, il “padre” di Sherlock Homes, e lo scrittore Thomas Mann
che proprio qui trovò l’ispirazione per il suo romanzo “La montagna incantata”.
Oggi la cittadina svizzera è una località termale di tutto rispetto con i suoi
4 istituti di ricerca di fama internazionale in cui operano illustri
scienziati e ricercatori. D’inverno è
la patria degli sport invernali, praticabili nei cinque grandi centri sciistici
di Parsenn, Pischa, Jakobshorn, Rinerhorn e Madrisa per un totale di 310
chilometri di piste. Durante l’estate Davos si trasforma nel più tipico
villaggio di montagna dove rallentare i ritmi e dimenticarsi di traffico e
orologi.
Ci sono bel 700 chilometri di sentieri che si diramano a
Davos/Klosters, serpentine che costeggiano ruscelli, pascoli alpini e paesini
sperduti nel verde, spingendosi fino alle valli limitrofe di Sertig, Dischma e
Flüela. Da qui, alzando gli occhi al cielo, non è raro scorgere uomini alati
che si cimentano in uno degli sport più diffusi nella zona, il volo libero e il
deltaplano.
L’impronta architettonica che è ancora possibile scorgere a Davos e
dintorni è quella di “tipo Walzer”, risalente ai primi insediamenti della
popolazione Walzer intorno al 1250. Alla tipica casa colonica in legno
dell’epoca si sono sovrapposti solai in legno (Spiicher) innalzati su pali o
pertiche. L’aspetto odierno della cittadina si deve per lo più
all’architetto Rudolf Gabarel, fautore di restauri significativi come quello
del municipio, del vecchio palazzetto del ghiaccio, dell’edificio della
stazione sulla Davos Platz e del Waldfriedhof.
Ma la stimmate avanguardistica
della città porta la firma di una coppia di architetti zurighesi, Annette Gigon
e Mike Guyer. Sono loro, infatti, gli artefici dell’edificio in vetro che
ospita oggi la maggiore istituzione culturale di Davos, il Museo Kirchner. Un
cubo dalla forma robusta, rivestito da differenti vetri trasparenti, opachi e
scintillanti è l’involucro che ospita la più grande collezione al mondo di opere del pittore
espressionista vissuto a Davos dal 1917 fino alla sua morte (1938).
Per non perdere alcuni degli scorci paesaggistici più
emozionanti delle Alpi, conviene sperimentare un viaggio a bordo dei treni
della Ferrovia Retica, come ad esempio il famoso “Glacier Express” che parte da
Davos o St Moritz e, attraverso un
percorso mozzafiato, conduce nella regione del Vallese e a Zermatt. E’ dal 1930
che il tragitto classico del Glacier Express è rimasto lo stesso: otto ore di
spettacolo naturalistico nelle carrozze panoramiche dalle enormi finestre che ti
proiettano virtualmente in vetta al massiccio del Bernina fino al Cervino.
Come arrivare: raggiungibile in auto o in treno, da
Zurigo in circa 2 ore e mezzo, da Monaco di Baviera e da Milano in circa 4 ore.
Indirizzi utili
Davos Tourismus
Promenada 67
CH-7270 Davos
Tel: + 41 (0) 81 415 21 21
www.davos.ch
Kirchner Museum Davos
Ernst.Ludwing-Kirchner-Platz
Davos Platz
Tel: +41 (0) 81 413 22 02
www.kirchnermuseum.ch