Grazie alle immagini satellitari, si possono ottenere
preziose informazioni sull'evoluzione dei siti culturali o naturali, sui danni
arrecati dalle calamità naturali, dai conflitti armati o dal cambiamento climatico. E' proprio utilizzando il telerilevamento che l'Unesco, l'organismo Onu per Scienza Educazione e Cultura,
e l'United States Geological Survey hanno creato l'atlante mondiale dei siti in
pericolo, nel quale vengono illustrate le visioni dall'alto di 31 dei 35 siti
Patrimonio dell'Umanità che l'ente delle Nazioni Unite ritiene a rischio. Si
passa dal sito archeologico di Djam, in Afghanistan, fino alla città vecchia di
Gerusalemme e alla barriera corallina del Belize. Per chi fosse interessato From
Space to Place: an Image Atlas of World Heritage Sites on the 'In Danger
list è già consultabile sul sito dell'Unesco.
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