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Emilia Romagna vacanze: agriturismi e hotel

A caccia di tartufi nell'Appennino bolognese

Weekend golosi tra i colli bolognesi: trattorie, ristoranti e hotel nel nome del tartufo

Appennino bolognese
©www.montagnabolognese.it
L’autunno, sull’Appennino Bolognese, ha il profumo del tartufo. Più precisamente del Tartufo bianco pregiato dei Colli bolognesi, protagonista assoluto della manifestazione itinerante Tartufesta che, da ventitre anni, coinvolge tredici comuni della zona da inizio ottobre a fine novembre per una stagione all’insegna del gusto. Primi appuntamenti il 9 ottobre a Vergato e Monzuno; poi, a seguire, Porretta Terme, Castel di Casio, Sasso Marconi e gli altri centri fino a Savigno, nota come la “città del tartufo”, dove a novembre ha luogo una della sagre più importanti dedicate a questo fungo ipogeo nonché una delle principali mostre-mercato nazionali con espositori provenienti dalle diverse aree di produzione italiane.

Va da sé che l’occasione è ghiotta anche per acquistare e - soprattutto - assaggiare, nei vari paesini, tutte le specialità tipiche della cucina locale, dal gnocco fritto alle tigelle fino ai borlenghi (sottili crêpes salate cosparse di pesto modenese e parmigiano), senza contare le famose “patate di Tolè” e poi funghi, marroni, salumi, formaggi e mieli di montagna. D’obbligo una sosta alla celebre trattoria Da Amerigo, dal 1934 una vera e propria istituzione a Savigno, oppure alla Trattoria del Borgo Monteveglio per gustare al meglio piatti della tradizione e prelibatezze a base di tartufo.

Vale dunque la pena approfittare dei pacchetti weekend creati ad hoc per tutto il periodo della manifestazione negli hotel dell’appennino, in romantici bed&breakfast come il Guardastelle o negli agriturismi come il Lodole Country House o le Fattorie di Montechiaro.

Al viaggiatore non può però sfuggire il fascino di questi luoghi, fatti di prati e frutteti, laghi e torrenti, boschi e colline punteggiati di abbazie, torri, pievi, vecchi mulini. Così, tornante dopo tornante, di collina in collina si svelano dimore storiche e piccoli borghi medievali come Scola o Madonna dell’Acero fino a giungere all’Abbazia di Santa Maria di Monteveglio, nell’omonimo Parco Regionale, dove merita una visita l’antichissima pieve risalente all’anno Mille e i resti del castello medievale.

Informazioni utili:
www.montagnabolognese.it/web
www.appenninobolognese.net/ar77i
www.collibolognesi.it
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