Essendo l’Arno il vero padrone della zona, ecco che il paesaggio si contraddistingue per il suo tratto selvaggio caratterizzato da valli che si fanno strada tra le colline coltivate a ulivi e vigneti. Prima della costruzione delle dighe che ne regolano il corso, le inondazioni sconvolgevano l’intero territorio che veniva chiamato Valle dell’Inferno. Oggi tra laghi e aree palustri dove si possono avvistare numerose specie di uccelli che qui nidificano o sostano durante le loro migrazioni si ammirano profonde gole rocciose come quelle che circondano il Borro, un antico borgo.