Durante il XVI secolo i Canonici dell'Ospizio cominciarono ad allevare dei cani molossoidi che contribuivano a difendere la struttura dai numerosi malintenzionati, specialmente briganti, e ad aiutare i monaci in alcune attività quotidiane che richiedevano particolare forza fisica, quali il trasporto di piccoli carichi o l'azionamento di dispositivi a forza motrice, come il mulino della cucina. L'impiego che rese maggiormente famosi questi cani era, però, quello di dare un contributo nel tracciare le piste nella neve, nel prevedere la caduta di valanghe e ritrovare i viaggiatori dispersi e sepolti dalle slavine. Proprio da questi cani, a partire dal XIX secolo, si selezionò la razza oggi conosciuta con il nome di Cani di San Bernardo. Il più famoso dei cani dell'ospizio fu Berry che si racconta abbia salvato più di 40 persone tra il 1800 e il 1814.