Passando in citt� non potete di certo mancare la visita del Mercato, il pi� grande spazio di compravendita all'aperto di tutta l'Africa, dove, stando un po'attenti ai propri oggetti di valore, potete cercare qualsiasi cosa possiate desiderare di comprare.Se volete immergervi nella cultura locale etiope, un buon punto per dare inizio alla vostra esplorazione pu� essere il Museo Etnografico di Addis Abeba, che con le sue sale dedicate ad artigianato, religioni e peculiarit� etniche vi fornir� un'infarinatura generale con la quale poi poter esplorare dal vivo il territorio. All'interno del museo vi � anche una sorprendente gamma di croci sacre, trittici e affreschi, nonch� il bagno e la camera da letto di Hail� Selassi�. Il Museo Nazionale � piuttosto famoso per ospitare i resti fossili di uno dei ritrovamenti archeologici pi� importi dell'Africa: stiamo parlando dell'ominide donna a cui � stato dato il nome di Lucy, che risale a pi� di tre milioni e mezzo di anni fa.Se passate dalle parti di Churchill Avenue, troverete un particolare monumento in bassorilievo chiamato "Derg Monument", che celebra uno dei governi militari etiopi, di stampo comunista, che � stato in carica per pi� di un decennio, fino al 1987.L'Africa Hall � un edificio assai particolare dal momento che fu edificato come monumento per celebrare l'indipendenza africana. Utilizzata ora come una delle sedi centrali delle Nazioni Unite, ha la particolarit� di presentare delle grandi vetrate eccezionalmente colorate, realizzate dall'artista etiope Afewerk Tekle, come simbolo della moltitudine di differenze etniche del popolo africano. Tekle ha lavorato alla realizzazione di molte opere sul territorio etiope, e proprio ad Addis Abeba un'altra sua realizzazione fa parte del percorso turistico pi� classico: la visita alla Cattedrale di San Giorgio. La chiesa copta ortodossa, � stata edificata nel 1896 e commemora la vittoria nella battaglia di Adua contro gli invasori italiani. Noi forse non ci facciamo una grande figura, ma la chiesa � davvero molto bella e ha una caratteristica pianta ottagonale che la distingue dall'architettura classica della zona. Non a caso, come rivincita italiana, il progetto originale � stato realizzato proprio da un nostro conterraneo, Sebastiano Castagna, che poi ha seguito anche le fasi di costruzione. Il trono imperiale esposto all'interno del museo della cattedrale � decorato con i vetri colorati di Tekle.