Valencia: lungo il fiume secco

Il letto di un fiume da centinaia di anni prosciugato è stato trasformato, a Valencia, in un immenso giardino che taglia in due la città diventandone così quasi un simbolo. Seguendone il corso ci si rende conto della verità del motto \"non tutto il male vien per nuocere\" in quanto la mancanza d\'acqua è stata trasformata in una serie di possibilità di svago che vanno dagli immensi giardini ai campi sportivi di tutti i generi. Naturalmente è durante la notte che la città si trasforma in un vero tempio dei divertimenti, tra concerti e danze sfrenate (guarda il video in Mpg) Questa città della costa mediterranea non poteva, d\'altro canto, rinunciare al fiume, ai propri ponti del XV secolo e alla propria storia: fondata dai romani nel 138 a.c., passata sotto il controllo arabo nel 714 d.c. e divenuta addirittura capitale del governo repubblicano durante la guerra civile del 36-39. È strano poi l\'effetto che fa osservare gli immigrati magrebini e pensare che, diversamente che da noi, qui sono stati a casa loro per centinaia di anni, e che addirittura hanno tirato fuori la città dallo stato di devastazione seguito alla dominazione barbara. Oggi, venire a Valencia significa vedere quanto sia rimasto di vivo delle tradizioni antichissime della regione: l\'arte della ceramica e\' infatti a tutt\'oggi uno dei settori trainanti dell\'economia, tanto che nei paesini vicini si possono ammirare delle case che al posto dell\'intonaco sui muri esterni sfoggiano delle piastrelle colorate di ceramica! Camminare per le strade, entrare in un bar, ordinare una paella e un\'orzata (originarie di qui) e ascoltare la gente che non parla lo spagnolo (castigliano) ma il valenziano, anch\'essa lingua ufficiale tanto che i cartelli sono bilingui, ci fa capire che l\'Europa delle regioni non e\' un\'invenzione di Bruxelles ma una realtà imprescindibile. A riprova di ciò basti assistere all\'interessantissima sessione di giudizio del Tribunale delle acque, che si svolge una volta alla settimana, come da centinaia di anni, in pubblico e in lingua originale valenzana. La bigiotteria, la lavorazione della seta, i mobilifici, ci daranno poi altri spunti per goderci l\'unicita\' di questa citta\' e delle sue tradizioni. Una visita al caratteristico Mercato Centrale, al Museo Nazionale della Ceramica, al bellissimo Municipio, non potranno che prepararci a passare una serata di festa, ve ne sono in continuazione, in mezzo a gente simpatica e semplice scoprendo ancora una volta che, nonostante gli innumerevoli segni di globalizzazione, le citta\' europee sono sempre uniche. turisvalencia.es valenciadecerca www.upv.es/cv/valintro.html