Porto Rico: le novità dalla terra di Despacito

E’ un angolo di paradiso situato nel Nord Est del Mar dei Caraibi, tra la Repubblica Dominicana e le Isole Vergini. Porto Rico sta vedendo incrementare l’afflusso turistico grazie alla canzone tormentone del momento, Despacito. Questo perché è l’isola natale di Luis Fonsi e Daddy Yankee. Secondo hotels.com le richieste dei viaggiatori di visitare Portorico sono aumentate di oltre il 45% e questo grazie proprio al pezzo di successo che da mesi sta impazzando in tutto il mondo. Il ritmo latino della canzone, associato alle altre splendide attrazioni, ha quindi incoraggiato molti turisti.

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I luoghi di interesse sono molti: dalle spiagge bianche alla capitale San Juan con i forti coloniali spagnoli e il vivace centro storico, dall’Osservatorio Astronomico di Arecibo alle Grotte del Rio Camuy che si trovano nel cuore della giungla. Oltre alle bellezza naturalistiche non può mancare l’apprezzata vita notturna nel tripudio di locali dove assaporare la cucina tipica sempre a ritmo di musica e balli. A tutto questo si aggiunge anche la rinascita della cultura grazie a nuovi artisti in campo musicale e alla Street Art. Come ad esempio Andres A. Ramos, conosciuto come Velcro che, nato a New York, è tornato a scoprire le proprie radici portoricane e ha creato un’orchestra particolare con ballerini hip-hop, poeti newyoricani (un mix di newyorkesi e portoricani) e rap del ghetto del South Bronx. In un momento sociale molto difficile in cui la recessione causata dalla politica e non solo non sembra finire, la missione del musicista, come DJ, è quella di sostenere la cultura e l’espressione hip hop degli Anni Novanta che era cosi forte socialmente. Questo è quello che vuole applicare alla realtà di Porto Rico. Velcro appartiene alla generazione dei Portoricani idealisti, intrappolato dal perdurare della crisi e l’egemonia economica e culturale degli Stati Uniti.

Ma nell’isola musicisti e artisti di murales sono impegnati e continuano a celebrare le loro cultura attingendo dalle tradizioni latine, indigene ed afro caraibiche. La musica che emana dagli altoparlanti giganti sui marciapiedi delle strade, nelle macchine e nei locali è  una passione comune. Negli edifici abbandonati fremono le attività. Gli artisti hanno trovano rifugio qui, negli studi dismessi. Le nuove gallerie d’arte hanno aperto su enormi graffiti tra le vie. Ecco che le passerelle in pietra di Old San Juan si fondono con le facciate Art Deco dipinte a vivaci colori. Tra le chiese coloniali sbucano le pareti screpolate trasformate in opere d’arte e nei vecchi locali si improvvisano nuovi bar. Il simbolo della capacità di recupero artistico è Bowl, una vecchia piscina trasformata in uno skate park con tanto di rampe per i salti che si affaccia sopra le cabine colorate della favela La Perla.