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Ometepe Nicaragua

Ometepe l'isola dei pirati

Ometepe è la più grande isola lacustre del Centroamerica

Farfalla sull'isola di Omepete
©Bruce Raynor/Shutterstock
Granada sulle sponde del Lago Cocibolca – per noi Lago Nicaragua -, sembrava sicura. Lontana dal mare, nell’interno del paese, all’epoca coloniale i suoi abitanti non immaginavano che la loro città sarebbe stata oggetto d’incursioni da parte dei pirati. Ma risalendo Rio San Juan, dall’estuario nel Mar dei Caraibi, i pirati attraversavano il lago, saccheggiando e sequestrando donne. Avevano però bisogno di una base, un luogo dove potevano nascondersi dagli inseguitori e l’isola di Ometepe era perfetta per questo scopo.

Ometepe è la più grande isola lacustre del Centroamerica, con i suoi 276 metri quadri, ed è caratterizzata da due vulcani, uniti da una sottile striscia di terra, che ne determina la particolare forma ad otto. Il vulcano Concepcion, il più conoidale dei due, è ancora attivo, mentre il Maderas è ormai spento, ed ospita una palude lacustre sulla sua sommità, la Laguna di Maderas. Il suo terreno particolarmente fertile ha favorito una forte vegetazione, oggi protetta in una riserva naturale e possibile da visitare grazie ad un percorso che porta alla sommità del vulcano. Anche la base del Concepcion offre la possibilità di effettuare trekking, scoprendo le caratteristiche geologiche tipiche dei vulcani attivi.

Ma i vulcani non sono l’unica attrattiva della grande isola: Ojo de Agua è una sorgente non molto lontana dalle cascate di San Ramon, dove le vasche artificiali (ma ben inserite nella natura) ospitano acqua sorgiva in cui è possibile fare il bagno. Molto interessante anche la zona di Charco Verde, in cui una laguna dalle atmosfere magiche costeggia una spiaggia incontaminata; nei corsi d’acqua lagunare è possibile incontrare coccodrilli e tartarughe, oltre che avvistare molti uccelli.

Il nome Ometepe significa due montagne e fu dato dai Nauhuatl, genti messicane risalenti al 1.500 a.C, imparentate con gli aztechi, che abitarono questa isola lasciando importanti testimonianze precolombiane ancora visibili con graffiti e monoliti. Oggi è possibile raggiungere l’isola da Granada, con quattro ore di ferry fino ad Altagracia, o da San Jorge, con un’ora di ferry, fino a Moyogalpa, e all’arrivo sull’isola è probabile vedere donne che fanno il bucato in acqua, mentre dei bambini giocano sulla spiaggia, all’ombra dell’imponente Concepcion. Segni questi che la vita scorre serena e tranquilla, anche se la Ruta di Evacuacion è sempre segnalata nel caso che il grande vulcano dovesse risvegliarsi, indicando la strada per il piccolo molo: è dal 1957 che il vulcano non fa più sentire la sua potenza, mentre il terreno nero scuro ne ricorda sempre l’origine vulcanica.

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