L'Isola che non c'è di Michael Jackson rimane senza acquirente: è andata deserta, infatti, l’asta per la vendita dell'ex tenuta. Trattasi di 2.700 ettari di terreno nella zona di Santa Barbara, in California: è nota per essere stata la residenza privilegiata della celebre stella della musica pop, che l'acquistò nel 1988 trasformandola in un parco a tema per accogliere i bambini malati.
La tenuta comprende un edificio principale con 6 camere da letto, 2 case per gli ospiti, 2 piscine, 2 laghi, un parco giochi, un teatro, un cinema, una stazione ferroviaria con annessa locomotiva a vapore e una stazione dei vigili del fuoco. Una proprietà incredibile, ma che non riesce ad essere venduta: nemmeno il ribasso della base d’asta a circa 74 milioni di euro - sei mesi fa era stata fissata a 94 - è servito a qualcosa.
L'indimenticato cantante l’acquistò nel 2009 per soli 18 milioni di euro, per creare un posto dedicato ai bambini, ispirato alla favola di Peter Pan. A causa delle accuse di pedofilia mosse nei suoi confronti, fu abbandonata nel 2004. Dopo il processo, terminato nel giugno del 2005, Jackson fece la sua residenza principale in Bahrein. Le seguenti difficoltà economiche la stavano portando al pignoramento nel 2008, ma è stata salvata dal prestito da 22 milioni di dollari della società immobiliare Colony Capital che ne acquisì una quota.
Molti vorrebbero che Neverland tornasse di proprietà della famiglia, e che magari potesse ospitare le spoglie del divo, diventando così un monumento alla sua memoria. Ma è molto improbabile che ciò possa avvenire: la società di investimenti Colony Capital Real Estate è intenzionata a ricavare il maggior guadagno possibile dall’immobile. Ed è un gran peccato.
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