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Isole Vergini Americane al top della lista Lonely Planet

St.John, St. Croix e St.Thomas conquistano il primo posto tra le mete più interessanti da visitare

St. Thomas, Isole Vergini Americane
© Sasha Buzko/Shutterstock
St. John, St. Croix e St. Thomas, ovvero i luoghi che compongono le Isole Vergini Americane, una meta che offre accoglienza per tutte le tasche e ispirazione per ogni tipo di vacanza, tanto da conquistare il primo posto nella lista delle dieci mete più interessanti del mondo stilata da Lonely Planet.

L’arcipelago delle Isole Vergini Americane, costantemente baciato dal un clima stabile sui 26/mo parallelo, é generosamente dotato di spiagge di sabbia bianca e di acque turchesi. Ognuna delle isole ha la sua identità e personalità.

St. John, ad esempio, è l’isola più verde, visto che due terzi della sua estensione sono protetti, offrendo la possibilità di godere di litorali paradisiaci, percorsi per passeggiate ed acque meravigliose per lo snorkeling. St.John dispone per due terzi del Parco Nazionale delle Isole Vergini e offre alloggi eco nel cuore della lussureggiante foresta tropicale, con ottimi bungalow nascosti nella natura rigogliosa, splendide passeggiate tra costa e foresta. Tra gli alloggi eco, i famosi lodge e camp di Maho Bay Camps.

St. Thomas, al contrario, è il porto d’accoglienza delle navi da crociera e dei grandi resort, rappresentando senza dubbio la meta più commerciale dell’arcipelago. Un giro perlustrativo porta alla scoperta della spettacolare vista della magnifica Magens Bay, classificata da National Geographic tra le più belle al mondo, e delle altre isole dalla vetta di Mountain Top, a 471 metri sul mare. Oppure, salendo le ripide e tortuose strade, è possibile effettuare soste per catturare le splendide panoramiche, come la fantastica vista sul Blackbeard’s Castle, il castello di Barbanera, vera torretta del pirata.

St.Croix, infine, è l’isola che mantiene le distanze dal turismo organizzato ed offre un mix di foresta tropicale, con antiche piantagioni di canna da zucchero, antichi fortini coloniali e favolose immersioni. La sua economia non si basa unicamente sul turismo ed ecco spiegata la sua vocazione che la rende percorso fuori dal seminato. Circola la voce che a St.Croix nella primavera del 2012 aprirà un nuovo visitor center della Captain Morgan Rum Distillery.

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