Il culto dell'acqua

L’acqua è l’elemento naturale del Pomurje, del Prekmurje e della Slovenia tutta. Mi torna in mente l’acqua trasparente dell’Isonzo, il fiume che attraversa la parte opposta del Paese, l’acqua cupa ma romantica del fiume Mura, l’acqua che scorre tra le rocce, sgorga gelida e fa miracoli alla vista, presso lo Stausse di Bukonica (nel comune di Dobrovnick) una meta quasi da pellegrinaggio, dove tutto il bosco circostante possiede un’energia particolare che emana dal terreno sotto forma di influssi benefici sulle varie parti del corpo. Percorrendo il sentiero si incontrano dei paletti numerati, ciascuno corrispondente alla parte del corpo da curare stando per qualche minuto (dai sette ai quaranta!) fermi ad assorbire gli effluvi della natura circostante. Ci si può credere o no, ma alla fine si cede sempre alla tentazione di “impalarsi” vicino al proprio numeretto nella speranza che funzioni. Ma è soprattutto l’acqua termale la regina incontrastata di questa zona dove si trova la parte più consistente dei 15 stabilimenti termali e turistici della Slovenia, tutti con tradizioni molto antiche. Tra quelli che vistiamo, Rogaška Slatina ha una tradizione di più di 200 anni. Qui si proclamano i prodigi di un’acqua insolitamente ricca di magnesio, che si beve calda, a piccole dosi, anche in una sala apposita, dove la degustazione è riservata agli ospiti. L’orientamento è quello orientale, indiano per l’esattezza, non solo nei trattamenti del corpo, massaggi e quant’altro, ma nello stile di vita, a cominciare dalla tavola per finire allo yoga. Ayurveda è la parola magica, “la scienza della lunga vita” (e ne sentiremo parlare anche a Radenci). Il complesso termale si avvale della bellezza di palazzi d’epoca, il padiglione si erge sopra la sorgente dell’acqua minerale, chiamata Donat. Dove il classicismo incontra l’art nouveau. A Terme 3000 Moravske Toplice, invece, la “specialità” è la cosiddetta “acqua nera” e non è difficile intuire il perché. Il colore scuro è dovuto al fatto che è ricavata dal petrolio che affiora naturalmente nel territorio a 72° C e viene successivamente raffreddato a 35/38 °C. Moravske Toplice si trova nell’estremo nordest della Slovenia, lì dove le colline del Goriko si riversano lievi sulla pianura pannonica. Nello stabilimento di Radenci dominano incontrastati i “Tre cuori”, il marchio dell’acqua prodigiosa “Radenska”, acqua reale, bevuta persino alla corte imperiale di Vienna e nella Roma papale. Fu uno studente di medicina, Karl Henn, a scoprirne le proprietà benefiche, nel lontano 1883. Oggi da queste parti si beve praticamente ovunque. I tre cuori si alternano alle etichette dei vini delle Slovenske gorice. Qualsiasi cosa bevi, insomma, bevi di qualità. Con 120 anni di tradizione alle spalle, e una posizione strategica vicina all’Europa centrale (6 km dall’Austria, 40 dall’Ungheria), la struttura termale ecocompatibile, è bene sottolineare, con l’ambiente naturale in cui è immersa, propone tra i programmi wellness a costi davvero appetibili, quello completamente ispirato alla filosofia orientale, in una parola, Ayurveda (programmi a partire da 75 €). In mezzo a un parco sulla riva del fiume Savinja, vicino all’omonimo centro storico famoso per la birra, sorgono le terme di Laško che, proprio quest’anno, festeggiano i 150 anni di attività. Uno dei primi ospiti fissi fu l’imperatore asburgico Francesco Giuseppe di cui è conservata la vasca dove soleva fare i bagni. Lo stabilimento alberghiero, 4 stelle, si trova a 15 minuti dal centro della città. Si tratta di uno dei più grandi centri termali della Slovenia, ma per il futuro (2005) ci sono già progetti di ampliamento che prevedono anche l’edificazione di un complesso balneare esterno, dotato di attrazioni acquatiche. Per ora ci “accontentiamo” di testare il centro saunistico, tra i più estesi della Sloevia: 500 metri quadrati tra Calidarium, bagno turco, sauna finlandese con e senza cristalli di sale e cromoterapia, Sanarium, docce tropicali, Solarium, idromassaggio. Informazioni su hotel, programmi e prezzi