God Jul! Natale a Copenaghen

Nonostante le temperature un po’ rigide proprie del periodo invernale, la prima cosa che ti restituisce Copenaghen è la sua hygge, termine danese che si può tradurre più o meno così: atmosfera accogliente, calore. Un calore che non si disperde nel caos della fobia natalizia, come nelle metropoli purtroppo congestionate dalla loro stessa corsa al consumismo, ma che piuttosto si condensa in ogni dettaglio che marca, una volta di più, la caratteristica principale di questa città: la sua vivibilità e civiltà. Anche in pieno clima natalizio, quello che si respira passeggiando tra le strade innevate e fermandosi di tanto in tanto a riscaldarsi in qualcuno dei tanti locali – che siano brasserie, birrerie, cioccolaterie o altro – è un accondiscendente senso di vitalità non frenetica, contagiosa più che disorientante. E attorno a questa predisposizione all’ordine mirata a salvaguardare alcuni dei valori cruciali della vita di una persona (tempo libero per sé e la famiglia, ad esempio) si sviluppa la trama della socialità danese in cui il Natale occupa un posto di gran rilievo. Niente a che vedere con la corsa all’ultimo minuto per le compere dei regali, con gli alberi di plastica e le lucine made in China, ben’inteso.

Il Natale a Copenaghen ha la sua birra, i suoi francobolli, i suoi biscotti, il suo design, i suoi abeti, oltre naturalmente ai mercatini e alle più tradizionali sfaccettature legate a questa festività che viene vissuta con sentimento spirituale benché non necessariamente religioso. L’introduzione del Cristianesimo in Danimarca, infatti, risale a oltre 1000 anni fa ma le popolazioni nordiche preferiscono mantenere i vocaboli pagani Jul, Jule o Gèol. Pagani o credenti, il dato di fatto è che i danesi nelle settimane dell'Avvento si stringono con sincero ardore attorno ad iniziative mirate alla solidarietà, come quella dei francobolli di Natale, famosi in tutto il mondo ed emessi da ben 106 anni. Questi francobolli, da apporre su cartoline, lettere o biglietti d’auguri, sono in vendita soltanto durante il periodo natalizio negli uffici postali di tutta la Danimarca, in molte edicole e negozi ed il ricavato viene impiegato per gestire le cosiddette “Case dei francobolli natalizi” che accolgono persone in difficoltà. Inutile dire che un’iniziativa viene replicata se ha successo e dunque il fatto che siano 106 anni di pratica dei francobolli la dice lunga sulla partecipazione popolare a tale proposta.
Il bianco Natale a Copenaghen è davvero bianco come la neve che ne dipinge nettamente i contorni concedendo scenografie che, a detta di chi ha visto la città nelle stagioni più calde, sono disarmanti. Copenaghen sotto la neve è tutta un’altra cosa, quasi un’altra città (guarda le FOTO).

Se si ha poco tempo, o il clima non concede molta autonomia, conviene concentrarsi su alcune tappe che, da sole, già rendono bene l'idea di cosa significhi il Natale da queste parti.

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Informazioni utili
Come arrivare: voli da Roma Fiumicino con Norwegian con tariffe da 36 euro a tratta, spese incluse (www.norwegian.com/it).
Dove alloggiare: Hotel Kong Arthur della catena Brochner Hotel, prima catena alberghiera “CO2 neutral” del mondo. L’albergo offre una bella vista sui laghi della città.
Linda Escursioni organizza a Copenhagen e ai castelli della Selandia le unisce visite con guida esclusivamente in italiano e durante tutto l’anno. A contatto con Linda, si scoprono aneddoti, storie e racconti sulla vita danese. Informazioni (si risponde in italiano): tel. 0045 40 81 88 33, www.linda.dk.
Informazioni turistiche
www.visitdenmark.com
www.visitcopenhagen.com

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