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Gladiatori, Efeso

Efeso: contro i gladiatori, una piuma

L'occhio cade su un affresco rappresentante una dama discinta e ammiccante. Un altro passo e un'altra scoperta emerge dalla pietra di un basamento: è un piccolo gladiatore, tutto bardato in assetto di combattimento che fronteggia una piuma!

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...\"Credevo di venire in Turchia, ma ho scoperto che la Grecia è qui !\" E\' lesclamazione di un giornalista nel vedere la meravigliose rovine di Efeso. E\' qui, infatti, nell\'Egeo, che si è sviluppata la civiltà moderna. La guida recita: \"La vita spirituale e culturale nel tempo subì una svolta decisiva ad opera di geniali scienziati ed artisti: una schiera di filosofi, matematici, poeti, scultori ed architetti nel IV sec. a. C. pose le basi dellarte e del pensiero della civiltà occidentale. La visita a Efeso, centro commerciale dellantichità, fondata intorno al I millennio a.C., è una tra le più straordinarie che si possa fare in Turchia. La città ha saputo proteggere la sua splendida architettura, firmata da Ippodamo da Mileto, con un piano urbanistico il cui progetto prevedeva una collocazione a scacchiera delle vie principali. Città ricca, non si privò certo di simboli della propria opulenza, abbellendosi di monumenti e opere d\'arte di cui si favoleggiò durante tutto l\'evo antico. Alessandro Magno restò colpito dalla sua bellezza tanto da conquistarla senza colpo ferire. Tra le leggende in epoca di dominazione romana si racconta che Cleopatra, volendo raggiungere Antonio che si trovava ad Efeso, non perse l\'occasione per fare un ingresso trionfale in città, escogitando qualcosa di grandioso con cui stupire gli Efesini. La leggenda dice che il corteo che dalla nave la portò in centro fu così pomposo e l\'esibizione di ricchezza della regina fu tale che lo scalpore suscitato durò secoli. Da qualsiasi parte si inizi, la visita di Ephesos offre momenti mozzafiato. Le abitazioni dei potenti Efesini ricalcano il modello romano: stanze articolate attorno al peristilio, terrazze, ninfei, mosaici sui pavimenti, affreschi dai colori tuttora vivissimi sulle pareti. Il colpo docchio che offre la via dei Cureti, detta anche Via Sacra, è di quelli che restano incisi nella memoria: la chiude, come scenografica quinta di sfondo, la biblioteca di Celso. La facciata delledificio è di un\'assoluta armonia, modello e paradigma di linee classiche. All\'interno si trova una grande sala con le nicchie che custodivano i rotoli manoscritti. La biblioteca fu eretta alla memoria di Tiberius Celsus Polemaenus, senatore romano e proconsole in Asia nel 107 d.C. e fu un dono alla cultura di tutta la cittadinanza. Superata la biblioteca di Celso, la strada cambia nome e diventa la Via dei Marmi. I nostri passi ricalcano quelli del passato e scoprono alcune curiosità. Sulla soglia di quello che doveva essere un bordello pubblico, l\'impronta scolpita di un piede diretto verso l\'interno. Locchio cade su un affresco rappresentante una dama discinta e ammiccante. Un altro passo e un\'altra scoperta emerge dalla pietra di un basamento: è un piccolo gladiatore, tutto bardato in assetto di combattimento che fronteggia una piuma! In un primo momento non è chiaro cosa si sia voluto raffigurare nella pietra. È solo dopo averne scoperto altri e poi altri ancora di gladiatori minacciosi in posa di duello contro la piuma, che si intuisce il suo significato, e quindi tutto il suo peso semantico: la forza bruta che si confronta con la cultura, con la civiltà, che è simboleggiata dalla piuma, perciò dalla scrittura, dalla conoscenza, dal sapere. Efeso viene ricordata nella storia della civiltà occidentale come un importante centro di raccolta dei primi cristiani d\'Asia. Il luogo delle prime predicazioni dell\'Apostolo Paolo e le Sette Comunità Cristiane menzionate nell\'Apocalisse (II-VIII) sono all\'origine della diffusione del Cristianesimo. La leggenda vuole che nei boschi attorno ad Efeso abbia vissuto la Madonna, assistita da San Giovanni. La guida indica una casetta in pietra, appollaiata tra i monti che la credenza popolare ha fatto diventare un luogo di pellegrinaggio e di culto. Lasciando Meryemana, la casa di Maria, si percorre un viale ombreggiato che conduce all\'uscita e si lascia Efeso con la sensazione di aver visitato qualcosa di unico al mondo.
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