Cerca nel sito
Torino Parchi: Parco della Tesoriera

Parco della Tesoriera, dove si trova l'albero più grande di Torino

Celebre per la presenza della villa barocca, il vasto parco offre un ricco patrimonio vegetativo

Villa Tesoriera 
©Di Georgius LXXXIX - Photo taken by Georgius LXXXIX, CC BY-SA 3.0, Wikipedia Commons
Scorcio con Villa Tesoriera
I torinesi lo conoscono come Giardin del Diav, perché leggenda vuole che  un cavaliere nero, forse il fantasma del Tesoriere del Re, appaia in questa zona galoppando: è il Parco della Tesoriera dove, quando di notte i cancelli chiudono, si dice spuntino due figure. Una è il nobile vestito di nero, Aymo Ferrero di Cocconato, tesoriere dello Stato Sabaudo, e l’altra una donna dai capelli lunghi vestita di bianco, sua amata. La storia narra che il tesoriere venne accusato di furto dal Re, e per questo si prevedeva di confiscargli tutti i beni compresa la maestosa villa in cui risiedeva. Egli preferì darsi fuoco e rimanere sempre nella villa piuttosto che sottostare al volere del Re. Fu cosi che le guardie reali trovano i resti sfigurati del tesoriere ma mai il corpo della donna, che in molti asseriscono di aver ancora visto fuggire per non essere catturata.

Leggi anche: Torino, storia e curiosità del Parco del Valentino

Ecco, dunque, come protagonista della leggenda sia anche la dimora, ovvero Villa Tesoriera. L’edificio, costruito tra il 1713 e il 1715 su progetto dell’architetto Jacopo Maggi, è in stile barocco, caratterizzato quindi da numerosi affreschi e stucchi, ed oggi è sede della Biblioteca Civica Musicale Andrea della Corte. E’ stata chiamata La Tesoriera perché venne costruita per il Consigliere di Stato e tesoriere generale dello Stato Sabaudo di qua dai Monti, Aymo Ferrero di Cocconato, proprietario dei terreni dove sorge la costruzione. La villa ebbe diversi altri proprietari fino ad un periodo di decadenza durante l’occupazione francese del Piemonte, per poi essere trasformata più volte da varie modifiche che la portarono ad esser anche sede dell’Istituto Sociale della Compagnia di Gesù con scuole dalle elementari al liceo. Venne lasciata al comune definitivamente nel 1975.

L’immenso giardino che la circonda, circa 76 mila mq, ospita un ricco patrimonio vegetativo popolato sia da numerose specie italiane sia esotiche. Tra queste la robinia, la quercia rossa, il faggio, l’olmo, il frassino e l’acero ma anche il noce nero, il tiglio, il tasso, la magnolia. Fiore all’occhiello tra le piante, però, è il grande platano all’ingresso del giardino che, con la circonferenza del tronco pari a 660 centimetri ed un altezza di oltre 25 metri, è il più grande albero di Torino oltre ad essere il più antico: è stato infatti piantato nel corso del Settecento ed è conosciuto non a caso come il “nonno di Torino”.  Si tratta di un platano comune o ibrido, il cui nome specifico è Platanus acerifolia, pianta che deriva dall’incrocio di un platano di origine nordamericana con uno nato nelle terre spagnole. A renderlo unico sono le sue caratteristiche che lo rendono resistente all’inquinamento e alle drastiche potature.

Al PARCO DELLA TESORIERA con UBER EATS
Nata nel 2014 a Los Angeles come progetto sperimentale, con 350 città raggiunte in 36 paesi nel mondo, la piattaforma di food delivery di Uber consente di prenotare da app o all’indirizzo:  www.ubereats.com e dà accesso ad un’ampia selezione di ristoranti in grado di soddisfare ogni genere di palato: dai puristi della cucina tradizionale italiana o di quella salutare e vegana agli amanti dello street food.

UBER EATS IN ITALIA
In Italia Uber Eats è presente in 9 città (Milano, Roma, Torino, Napoli, Firenze, Bologna, Trieste, Rimini e Reggio Emilia) ed offre il servizio a 2.500 ristoranti, per un totale di 165.000 piatti disponibili sulla piattaforma


Saperne di più su NATURA
Correlati per regione Piemonte
Seguici su:
Le Offerte della Settimana
Altri luoghi da visitare
Chi siamo | Privacy | Cookie policy | Copyright © 2019 GEDI Digital S.r.l. Tutti i diritti riservati