Affacciato sul suggestivo Golfo di La Spezia il promontorio del Caprione domina l'intero territorio di una delle più interessanti aree protette della Liguria, il Parco Naturale Regionale di Montemarcello – Magra – Vara nato nel 1995 dalla fusione del Parco Fluviale della Magra con l'Area Protetta di Monte Marcello che tutelavano, rispettivamente, la splendida zona fluviale che comprende il corso del Magra e quello del suo affluente Vara fino Ponte Santa Margherita, e l'area collinare che da Arcola si spinge verso il mare fino a Punta Bianca, dominata dal promontorio del Caprione e dal magnifico borgo di Montemarcello che sorge sulla sua sommità. Un zona, dunque, estremamente variegata che racchiude un po' quella che è l'essenza della Liguria, una terra magnifica a cavallo tra il mare il montagna.
L'area protetta può essere, dunque, idealmente in due differenti ambienti naturali, ognuno con la sua identità. Quello fluviale è un trionfo di boschi ancora ben conservati nel tratto del Vara, ai quali fa da contraltare la vasta piana solcata dal Magra sulla quale si alternano terreni coltivati ed intensamente sfruttati nel pieno rispetto della natura circostante. Quest'area rappresenta un patrimonio di estrema rilevanza per l'intera regione, perchè costituisce una importantissima via migratoria per gran parte dell'avifauna legata agli ambienti acquatici. Sono numerosissime, quindi, le specie di uccelli che è possibile scorgere passeggiando per il Parco, tra le quali si distinguono l'airone cenerino, l'airone rosso, il tuffetto, la garzetta, il tarabuso, il tarabusino, la nitticora, il germano reale, la canapiglia, il codone, il fischione, l'alzavola, la marzaiola, la moretta, la gallinella d'acqua, la pavoncella, il cavaliere d'Italia, il piro piro culbianco, il piro piro boschereccio, il gruccione, ecc.
L'ambiente collinare, invece, è costituito dai due versanti del promontorio del Caprione che presentano caratteristiche floristiche differenti. Se la zona costiera si presenta rocciosa e frastagliata ricoperta di vegetazione a gariga, macchia mediterranea, lecceta e pinete a pino d'Aleppo, il versante sul fiume Magra degrada invece più dolcemente verso la pianura rivestito da piante di pino marittimo e boschi di caducifoglie. L'area presenta, dunque, una vegetazione ricca e rigogliosa che offre rifugio a diverse specie di mammiferi, tra cui cinghiale, riccio, scoiattolo, ghiro, tasso donnola, faina e numerose specie di uccelli di macchia come l'occhiocotto, la capinera, lamagnanina, di radura, come l'upupa e il cardellino, di bosco come il tordo, il pettirosso, il fringuello e il picchio rosso minore, di pineta come la tortora e il colombaccio, rapaci come il gheppio, la poiana e il gufo reale e uccelli marini come il gabbiano, la sterna, la sula e lo svasso.
E a dominare l'intero ambiente del Parco, con tutti i suoi paesaggi suggestivi che dalle colline digradano sino al mare, si erge il pittoresco borgo di Montemarcello dalle strette viuzze simili a quelle di un castrum, dove ancora oggi è possibile ammirare le vestigia delle antiche mura di cinta risalenti al XV secolo. L'intera zona del promontorio è stata abitata sin da epoca remota, come testimonia il rinvenimento dei circa 400 interessanti "cavanei", costruzioni in pietra a secco, somiglianti ai nuraghi sardi la cui funzione non è stata ancora chiarita anche se, probabilmente, si tratta di antichi edifici funebri.
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