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, mostra, Milano, Yoje Dondich

Yoje Dondich per la prima volta a Milano

A Palazzo dei Giureconsulti giunge per la prima volta in Italia l'opera dell'artista

Yoje Dondich 
Ufficio Stampa Emanuela Filippi
Yoje Dondich - Ritorno, 1995
S'intitola “La sinestesia delle forme” la mostra realizzata in collaborazione con il Consolato del Messico che nella storica sede di Palazzo Giureconsulti offre la possibilità al pubblico italiano di conoscere l'opera dell'artista Yoje Dondich. Nata a Città del Messico nel 1952 l'artista ha realizzato la sua formazione plastica con diversi maestri messicani e stranieri come Rolando Belfai, Isaac Stavans e Manuel Guillén. Il suo complesso vocabolario pittorico non si può orientare in un'unica direzione. Mentre i suoi inizi si caratterizzano, infatti, con l'uso del disegno in opere di forte tendenza surrealista che, in seguito, ha anche materializzato in quadri a olio, negli anni Novanta il suo stile ha subito una svolta radicale verso il campo dell’astrazione.
 
PERCHE' ANDARE
 
Il percorso espositivo prende avvio con “Ritorno”, olio su tela del 1995 nel quale per la prima volta Dondich, che ha definito quest' opera “un viaggio onirico verso l'astrazione”, ne utilizza i canoni realizzando una composizione caratterizzata da un forte dominio della linea e una misurata frequenza nell’integrazione del colore, alle quali aggiunge inoltre forme organiche. Si prosegue poi  con la presentazione dell’evoluzione di queste esplorazioni, con opere che includono elementi surrealisti e geometrici. Si tratta di un insieme di lavori che evidenziano l’attrazione per la linea e le infinite possibilità che incontra nella pittura, l'interesse per le forme organiche e arabesche che abitano la composizione in modo indipendente e, infine, la ricerca della volumetria partendo dalla relazione di determinate forme geometriche, aspetto quest'ultimo che risulta molto evidente nelle ricerche più recenti.
 
DA NON PERDERE
 
Nelle opere in mostra è possibile constatare come il colore, imprescindibile elemento dell'arte di Dondich, subisce un'evoluzione. Partendo da una posizione di sudditanza dalle forme delle prime opere astratte, nelle quali l'artista usa preferibilmente colori diafani, facendoli espandere in due o tre sfumature per tonalità, si arriva a opere come “Tesoro nascosto” del 2015 dove sono i colori ad aprire la strada alla geometria, la quale si organizza in base alla loro corrispondenza nonché all'intuizione dell'artista.
 
Yoje Dondich. La sinestesia delle forme
Fino al 5 Aprile 2019
Luogo: Milano, Palazzo Giureconsulti, Galleria Passi Perduti
Info: 02 8515 5873
 
 
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