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A cosa serve l'utopia, mostra, Modena

Modena apre le finestre sulle utopie

Alla Galleria Civica si riflette su fallimenti e cambiamenti, eredità e prospettive

Mladen Stilinovic 
© l’artista. Courtesy FondazioneCassa di Risparmio di Modena
Mladen Stilinovic - Sale of Dictatorship, 1977-2000
Nell’ambito del festival Fotografia Europea dedicato quest’anno al tema “Rivoluzioni. Ribellioni, cambiamenti, utopie” alla Galleria Civica di Modena è possibile visitare la mostra “A cosa serve l’utopia”  a cura di Chiara Dall’Olio e Daniele De Luigi. Il titolo della mostra è tratto dal paragrafo “Finestra sull’utopia” del volume Parole in cammino di Eduardo Galeano (1940-2015). Lo scrittore uruguaiano descrive l’utopia come un orizzonte mai raggiungibile, che si allontana da noi di tanti passi quanti ne facciamo. Chiedendosi “a cosa serve l’utopia”, si risponde “a camminare”. Coniato nel Cinquecento da Thomas More, il termine utopia è passato progressivamente nel corso dei secoli a indicare non solo un luogo astratto o irraggiungibile, ma anche un progetto di società possibile, in cui perseguire obiettivi concreti come l’uguaglianza sociale, i diritti universali, la pace mondiale
 
PERCHE' ANDARE
 
La mostra esplora la tensione tra queste due dimensioni dell'utopia attraverso una selezione di fotografie e video di artisti e fotografi italiani e internazionali, provenienti dai patrimoni collezionistici gestiti da Fondazione Modena Arti Visive e appartenenti alla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena e al Comune di Modena/Galleria Civica. La mostra istituisce una duplice dialettica quella tra la ciclica alternanza di costruzione e frantumazione di un ideale, ma anche un dialogo serrato tra immagini create per differenti scopi: alcune usate per raccontare a caldo sui media l’attualità politica, le altre per riflettere a freddo su fallimenti e cambiamenti, eredità e prospettive. Le opere delle collezioni modenesi sono poste in dialogo con una serie di immagini scelte dagli archivi della Magnum che ritraggono attraverso l’occhio di celebri fotoreporter i momenti culminanti di rivolta divenuti iconici nell’immaginario collettivo. É il caso del Sessantotto a Parigi e Tokyo, la caduta del Muro di Berlino nel 1989, oppure il movimento per i diritti civili negli Stati Uniti negli anni Sessanta fino alla Primavera araba. 
 
DA NON PERDERE
 
Nel percorso espositivo in mostra scatti di Abbas, Bruno Barbey, Yael Bartana, Taysir Batniji, Ian Berry, Fabio Boni, Mario De Biasi, Leonard Freed, Paula Haro Poniatowska, Swetlana Heger, Alejandro Hoppe, Jorge Ianiszewski, Francesco Jodice, Iosif Király, Alex Majoli, Filippo Minelli, Daido Moriyama, Melina Mulas, Oscar Navarro, Ulises Nilo, Mark Power, Luis Poirot, Ishmael Randall Weeks, Aldo Soligno, Chris Steele-Perkins, Mladen Stilinovi?, Jinoos Taghizadeh, Franco Vaccari, Pedro Valtierra, Akram Zaatari, Patrick Zachmann, Zelle Asphaltkultur.
 
A cosa serve l’utopia
Fino al 22 luglio 2018
Luogo: Galleria Civica di Modena
Info: 059 2032911/2032940 - fax +39 059 2032932
Sito: www.galleriacivicadimodena.it
 
 
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