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Carrara cave di marmo
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Carrara
Nel suo complesso Carrara è da sempre un grande laboratorio in cui i depositi di marmo caratterizzano il paesaggio urbano: salendo dalla Marina al centro medievale si percorre il Viale XX settembre e s'incontrano, ai margini della strada, decine e decine di magazzini e laboratori artigianali dove si lavorano i blocchi grezzi; percorrendo le vie intorno al Duomo (stupenda costruzione del XII-XIII secolo) si rimane sorpresi dal numero di iscrizioni commemorative che ricordano il soggiorno degli scultori in città. Sulla facciata dell'edificio ad angolo tra via Finelli e piazza Duomo si canta la grandezza di Michelangelo; in Piazza Alberica (centro rinascimentale della città) si elogia il talento di Pietro Tacca, sopra il portale della sua casa natale; in via Verdi il palazzo dello scultore Bienaimé porta i segni della presenza di Bertel Thorvaldse
Chi decidesse di muoversi in macchina verso le Alpi Apuane, e prendesse la direzione Torano, Miseglia o Bedizzano, si troverebbe, infine, in località Colonnata - Cava Gioia, Fantiscritti o Ravaccione. E' qui che si estraggono ogni anno un milione di tonnellate di marmo. Il paesaggio è straordinario: a pochi minuti dalla città la macchia mediterranea scompare per lasciare il posto alla bianca nudità dei profili sassosi. La sagoma delle montagne, a detta di chi ci vive, muta in continuazione a discapito dell'equilibrio ambientale. Eppure l'emozione di un colpo d'occhio unico è garantita.  La locale Accademia di Belle Arti (in via Roma) concentra, nel solco della tradizione, la maggior parte dell'attività didattica a formare giovani scultori. Qui dalla scuola di Lorenzo Bartolini, molto in auge nella Parigi napoleonica, uscirono più di duecento artisti che diffusero il linguaggio neoclassico in tutte le corti d'Europa, da San Pietroburgo a Madrid. Gli oltre settecento allievi (per metà stranieri) hanno ancor oggi il privilegio di lavorare con il marmo sin dai primi mesi di corso.

Il Museo Civico del Marmo, dove sono esposti preziosi reperti che documentano la storia dell'escavazione dai tempi antichi al recente passato, è aperto tutti i giorni la mattina (d'estate anche il pomeriggio). Vi è conservata la più grande marmoteca d'Italia e la collezione d'arte contemporanea della città. E' situato un po' fuori del centro, lungo il viale XX settembre, in località Stadio. Per informazioni e prenotazioni: tel. 0585-845746. C'è pure un interessante sito internet del CNR al quale fare riferimento: http://giove.cnuce.cnr.it/Museo.htlmIl Comune di Carrara organizza itinerari guidati in pullman alle cave (Carrarabus). A Fantiscritti, in prossimità della vecchia stazione ferroviaria di carico dei marmi, è possibile visitare il Museo del Cavatore.
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