Cerca nel sito
silvio berlusconi arcore brianza festini sesso

Arcore: No Silvio No party

IL LUOGO DEL GIORNO - Una delle più belle ville di tutta la Brianza si trova qui. E non solo. Oltre i festini hot dell'ex premier c'è molto di più.

Villa San Martino
©Wikipedia
PERCHE’ SE NE PARLA Provate ad aprire Google e a digitare la parola Arcore. Qual è la prima parola che vi compare? Ebbene, qualcuno nomini l’ex premier Silvio Assessore al Turismo del bellissimo comune brianzolo. Subito. Perché se tutti, in tutto il mondo, lo conosciamo è solo grazie a lui. Wow! Qui tutto ebbe inizio. E, chissà, qui potrebbe anche finire. Uveite a parte.

Nella sua requisitoria, il pm Sangermano interviene parlando delle cene di Arcore come un "collaudato sistema prostitutivo organizzato per favorire il soddisfacimento, il piacere sessuale del presidente Berlusconi". Sistema che secondo l'accusa è stato "organizzato" da Nicole Minetti, Lele Mora ed Emilio Fede. Sistema di cui anche Ruby "era parte integrante" e nel quale le ragazze venivano "remunerate per gli atti sessuali compiuti o con denaro o con benefit o con prospettive di inserimento professionale''. Ipse dixit.

PERCHE’ ANDARCI I festini ed il suo battuage non sono assolutamente il motivo per raggiungere la bellissima Arcore. Sempre che non aspiriate ad un piccolo ruolo in una fiction di Canale 5 o ad una carica in Regione. Meritevoli di visita sono Villa Cazzola, vecchio casino da caccia della fine del Cinquecento, divenuta una delle ville più splendide della Brianza, e Villa Borromeo-D'Adda, costruita nella metà dell'Ottocento sulla struttura di un palazzo settecentesco, dimora dell'abate Ferdinando d'Adda. Molto interessanti anche Villa Casati-Giulini, Villa Ravizza e la Chiesa di Sant'Eustorgio.

DA NON PERDERE Ma come nasce il rapporto tra il comune e Berlusconi? Ebbene, la Casati Stampa di Soncino vendette la proprietà nel 1974 con la mediazione del suo legale all'allora imprenditore edile. La villa, completa di pinacoteca, biblioteca di diecimila volumi, arredi e parco con scuderia in cui fu assunto come stalliere il mafioso Vittorio Mangano, allora valutata circa 1 miliardo e 300 milioni di lire, fu poi ceduta a 500 milioni di lire in titoli azionari. L’ereditiera, non riuscendo a monetizzare tali titoli, li rivendette agli stessi Previti e Berlusconi per 250 milioni. Poveretta.

PERCHE’ NON ANDARCI In realtà non ci sono motivi per non andarci: ironia (poca) ed attualità (troppa) a parte, tutta la Brianza merita una conoscenza più approfondita. Perché Arcore è molto di più di quel che appare. Dopotutto, nelle recenti elezioni, il Pdl si è fermato al 24%, superato per ben 5 punti dal Pd (29%). Anche se la coalizione di centrodestra risulta comunque vincente in seguito all'exploit della Lega Nord (11%). Ok, per lo meno ci hanno provato.


COSA NON COMPRARE È recentemente apparso, presso un distributore di benzina, un distributore automatico di giochi dell’amore. Di cattivo gusto. Forse anche per “Lui”. Forse.


Leggi anche (per la par condicio)

COSTA RICA: IL PARADISO DI GRILLO


Saperne di più su IL LUOGO DEL GIORNO
Correlati per territorio
Seguici su:
Le Offerte della Settimana
Chi siamo | Privacy | Cookie policy | Copyright © 2019 GEDI Digital S.r.l. Tutti i diritti riservati