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Trentino, le trote IGP povere di grassi

Le trote locali vantano una pregiata qualità e sono deliziose in abbinamento alle mele della Val di Non

trota
©Steve Howard/iStock
Trota iridea
Trento e la sua provincia sono un autentico trionfo di meraviglie alpine. Tra pittoreschi borghi, caratteristiche cittadine montane ed imponenti cime innevate che vegliano su rigogliose vallate, come la Val di Non, l'antica Anaunia (termine di probabile derivazione celtica), non c'è amante della montagna che non rimanga conquistato dalle innumerevoli attrattive che offre questa zona della regione. Non sono soltanto le mele a rendere nota questa magnifica vallata punteggiata da ben 38 comuni, tra i quali si distingue quello di Cles, adagiato di fianco al lago artificiale di Santa Giustina. Esplorando la zona, infatti, si possono ammirare numerose tracce dall'epoca dei Romani sino al Medioevo, a cui risalgono famosi castelli trentini come Castel Thun, Castel Cles, Castel Valer,castel Coredo, Castel di Nanno e Castel Bragher. Da non perdere, inoltre, il Santuario di San Romedo, patrono della valle, o i palazzi assessorili di Cles e Coredo, quest'ultimo noto anche con il nome di Palazzo Nero a causa dei processi dell'Inquisizione che si svolgevano tra le sue mura.



In queste zone il clima e le caratteristiche geomorfologiche del territorio, ricco di ghiacciai e nevi perenni, donano all'acqua un elevato grado di ossigenazione, una buona qualità chimica-fisica-biologica e ne garantiscono una temperatura media annua molto bassa, inferiore ai 10 gradi nei mesi tra novembre e marzo. E' questo il segreto della Trota del Trentino che si differenzia dalle altre della stessa razza per il più elevato indice di corposità ed il minore contenuto di grassi, dovuti proprio alla qualità dell'acqua sorgiva, particolarmente adatta a questa specie, utilizzata per alimentare le vasche degli allevamenti. Non a caso il suo allevamento è diffuso nella regione sin dal XIX secolo quando, nel 1879, venne realizzato lo stabilimento di piscicoltura artificiale di Torbole al quale si aggiunsero, negli anni successivi, quelli di Predazzo, Giustino, Tione e, via via, molti altri. L'esperienza maturata e le caratteristiche e la qualità raggiunti nel corso dei decenni le sono valse il riconoscimento del marchio IGP.

Appartiene alla specie delle iridee Oncorhyncus Mykiss e si riconosce per la colorazione verdastra del dorso e per le fasce rosate che le attraversano entrambi i fianchi. Il ventre è, invece, di colore bianco mentre su tutto il corpo e la pinna dorsale e caudale si possono notare numerose macchiette scure. Le carni sono compatte, magre e piacevolmente tenere ed hanno un delicato sapore di pesce ed un aroma che ricorda quello dell'acqua dolce senza alcun retrogusto di fango. La zona di produzione è costituita da una sovrapposizione di più cicli erosivi glaciali e fluviali e, morfologicamente, si presenta essenzialmente montuosa e caratterizzata da valli scavate più o meno profondamente nel substrato geologico e corrispondenti a tutti i bacini idrografici del territorio. Oltre a quelle allevate entro il territorio della provincia di Trento, anche le trote provenienti dal comune di Bagolino, in provincia di Brescia, possono fregiarsi del marchio IGP.



Sul mercato, l'identificazione delle trote locali viene garantita dall'apposizione, sull'imballo con cui è confezionato ogni pesce, di etichette o appositi contrassegni che riportino la dicitura “Indicazione Geografica Tipica”, o la sigla IGP, il marchio europeo che identifica tali denominazioni e l'indicazione del nome o del numero di riferimento del produttore e del lotto di produzione, unitamente al logo del prodotto.

La deliziosa trota locale si rivela un ottimo ingrediente per la preparazione di svariate pietanze. Ma l'abbinamento con un altro prodotto locale di grande gusto, le mele della Val di Non, ha consentito di realizzare una ricetta che sprigiona tutti i sapori e i profumi di questo splendido territorio dalla ricca tradizione gastronomica. Per preparare la trota alle mele della Val di Non è sufficiente cuocere il pesce con il metodo preferito (bollito, alla piastra oppure al cartoccio) e servirlo in tavola accompagnato da una salsa preparata con maionese, cetrioli sminuzzati, erba cipollina e mele tagliate a pezzetti.

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