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Mangiare a km zero: cibi biologici indirizzi

Mangiare a chilometro zero, anche in vacanza

Si stanno diffondendo sempre più: sono i farmers market dove fare acquisti di prodotti a km zero.

Cibo biologico
©Shutterstock
Ci sono prodotti a chilometri zero nei distributori delle merendine di alcune scuole, i negozi con prodotti a filiera corta si moltiplicano, nascono associazioni di ristoratori e punti vendita lungo le autostrade. C’è persino un portale dedicato alla vendita diretta dei prodotti agricoli a chilometro zero (www.prodotti-a-km-zero.it). Insomma una realtà che vale la pena conoscere e capire un po’ meglio.

Perché, ad esempio, preferire i chilometri zero? Innanzitutto perché si risparmia: la merce per arrivare al consumatore non deve essere trasportata, imballata e posta su uno scaffale, tutte voci di spesa in meno. Poi è sostenibile: scegliendo i prodotti a chilometro zero si fa risparmiare anche l'ambiente. Inoltre i prodotti sono più freschi e si riacquistano i profumi e i sapori delle diverse stagioni. Gli alimenti “a Km zero”, definiti anche con il termine più tecnico “a filiera corta”, in sostanza sono prodotti locali che vengono venduti o somministrati nelle vicinanze del luogo di produzione.

La sensibilità verso questa nuova tendenza sta decisamente aumentando se è vero, ad esempio, che per la prima volta nelle aree di servizio delle autostrade aprono i mercati degli agricoltori di Campagna Amica, i cosiddetti farmers market. L’iniziativa, che ha l’obiettivo proprio di promuovere i prodotti a  km 0, consiste nell’apertura in alcune aree di Servizio di nuovi Mercati Campagna Amica, portando così in autostrada l’esperienza di grande successo dei mercati cittadini. I prodotti in vendita sono rappresentati principalmente da frutta, ortaggi e verdura di stagione ma sarà possibile trovare anche altri prodotti tipici in funzione delle località in cui si tengono i mercati.

Se nel Lazio sarà possibile acquistare un cesto di ciliegie della Sabina a km 0 al prezzo di 3 euro in Emilia Romagna il kit per la tintarella naturale a base di frutta e verdura sarà in vendita a 5 euro mentre in Toscana si potranno anche acquistare piante ornamentali e aromatiche “in autostrada fai bello il  tuo giardino”. I prezzi saranno tutti sottoposti ad un preciso controllo.

Per chi poi alla filiera corta non vuole rinunciare neanche a cena fuori, ecco che a Roma invece nasce l’Associazione Ristoranti Km 0 della Provincia di Roma. La nascita di un marchio Km0 in questo caso, come spiega il presidente Roberto Cruciani, diventa la premessa per l’attuazione di un progetto alimentare legato alla tradizione ed alla qualità della cucina regionale, tenendo sempre in primo piano il miglioramento della qualità dei prodotti utilizzati nella ristorazione. I ristoranti aderenti tra cui la nuovissima Osteria Mangiafuoco km 0 (che verrà inaugurata a metà giugno in Via Alessandro Poerio 27), si impegnano a proporre menù che valorizzino le risorse, i sapori e gli accostamenti del territorio, garantendo ai clienti gusto, qualità e sostenibilità.

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