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Meraviglie del Barocco: mostre e menu

Dai musei ai menu: una vacanza in stile Barocco

Si celebrano i capolavori meno conosciuti dell'arte italiana del Seicento con la mostra evento "Meraviglie del Barocco" a San Severino Marche, ma si scoprono anche le pietanze ricche e sfarzose dell'epoca.

La cucina nel periodo barocco
©Baroque.it
Amanti dell’arte e appassionati di gastronomia, esteti e buongustai: anche una pietanza diventa opera d’arte, non solo trionfo di gola e tripudio di sapori e profumi. Si possono facilmente accontentare entrambe le passioni, quella culturale e quella gastronomica, grazie alla mostra Meraviglie del Barocco, che dal 24 luglio al 12 dicembre troverà spazio a Palazzo Servanzi Confidati di San Severino Marche. Si tratta di un’esposizione che offre il meglio dell’arte italiana del Seicento, con Bernini, Guercino Pomarancio, Orazio Gentileschi, Valentin de Boulogne, Baciccio, Carlo Maratti, noti per aver dato vita ad una variegata stagione del barocco nelle Marche.

Ma la particolarità dell’evento è quella che permette di riscoprire le pietanze ricche e sfarzose dei pranzi dell’epoca: per tutta la durata della mostra, infatti, i ristoratori della piccola città d'arte di San Severino si daranno battaglia a creare diversi menu ispirati alle tavole seicentesche. Ecco allora sfilare piatti che riportano a Caravaggio, caratterizzati dal profumo dello zafferano e dal sapore succulento delle carni di maiale speziate cotte al forno, con quegli aromi agrodolci e i gusti insoliti d'ingredienti ormai rari. La cultura gastronomica del periodo barocco propone una cucina in cui il cibo è sottoposto a più cotture, arricchito con molte spezie, salse abbondanti, acqua di rose, cannella e zucchero.

Qualche esempio per tuffarsi nel passato, pur rivisto in chiave moderna? Al ristorante Da Piero in viale Bigioli 66 protagonista è la sublime zuppa della Regina: si dice che Margherita di Valois desiderasse assaggiarla ogni giovedì. oppure le cotolette alla Champvalon, piatto preferito di Luigi XIV, per terminare con le famose meringhe al gelo. Sulla stessa via, ma al civico 49 si trova il ristorante Cavallini. Qui si gusta il sandwich del Montague, i maccheroni alla Cardinale, il branzino alle arance e limone, e la cassata gelata di Sicilia. Nel ristoro LK non si può non assaggiare il pasticcio di maiale o il filetto alla Bellevue, creato da Madame de Pompadour che preparò questa specialità per festeggiare il suo nuovo castello a Bellevue.

Alla Locanda Salimbeni si gustano un ottimo piccione selvatico in salmì, frittata con peperone dolce, e per dessert le bocche di dama, preparate con farina, burro, uova, zucchero e mandorle tritate.

Il patrimonio seicentesco da gustare, quindi, non solo con gli occhi, ma anche con il palato, dove arte e gastronomia vanno a braccetto e dove i cuochi di oggi si ispirano ai gastronomi di altri tempi. In fondo, il mangiar bene in Italia non conosce tempo e spazio!

Informazioni
www.meravigliedelbarocconellemarche.it 

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