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4 cose da sapere sulle stufe in ceramica di Castellammonte

Nel cuore del Canavese si producono da secoli preziosi manufatti tradizionali di elevato pregio artistico e tecnologico

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Courtesy of ©La Castellamonte/www.lacastellamonte.it
Una stufa in ceramica di castellamonte
Nel cuore de Canavese, là dove la vista si spinge lontano sino a Superga, al Monviso e alla piana intersecata dal fiume Orco, da una parte, e fino alla corona delle collone della Valle Sacra dall'altra, Castellamonte racconta una storia lunghissima fatta di arte e di ingegno che ha dato vita alla realizzazione di bellissime stufe a legna in ceramica, ancora oggi incredibilmente efficienti, che rivelano la maestria degli artigiani e racchiudono tutto lo splendore ed il valore di una creazione unica e carica di tradizione.

LA TRADIZIONE Risale alla notte dei tempi la tradizione, nel Canavese, legata alla lavorazione della ceramica. Nel corso dei secoli la gamma di manufatti prodotti dagli artigiani si fece sempre più vasta e raggiunse la massima espressione con l'introduzione delle stufe a legna, manufatto tipico della cittadina di Castellamonte oltre che autentico capolavoro sia dal punto di vista artistico che tecnologico. Particolarmente apprezzate anche nei secoli precedenti, è nel XIX secolo che le tipiche stufe locali conobbero il periodo di massima fortuna, incentivato dalla comparsa in città, negli ultimi anni del secolo precedente, del primo camino in terracotta con circolazione d'aria calda e fuoco a vista chiamato “Franklin”, dal nome dell'inventore che per primo studiò l'applicazione del principio di convezione ai sistemi di riscaldamento. L'invenzione fornì un nuovo impulso alla realizzazione delle efficienti stufe locali che, con il passare del tempo, divennero sempre più funzionali e si arricchirono di pregiate decorazioni che le resero ben presto anche un elegante elemento di arredo. Con la nascita e la diffusione, nel secondo dopoguerra, di sistemi di riscaldamento sempre più sofisticati, la produzione delle stufe locali subì una notevole battuta d'arresto, ma grazie alla riscoperta di valori quali il risparmio energetico ed il rispetto dell'ambiente e grazie, soprattutto, all'abilità degli artigiani locali che hanno saputo continuare a seguire la tradizione senza snaturarla ma attualizzando tecniche e design, oggi le stufe in ceramica di Castellammonte hanno riconquistato l'apprezzamento che meritano sia come fonte di riscaldamento che come pregiati complementi d'arredo.

LE CARATTERISTICHE Le stufe a legna in ceramica di Castellamonte si sviluppano principalmente in altezza e presentano una copertura finemente decorata con forme e colori di ogni genere, realizzata in materiale ceramico refrattario che non si arroventa e che contribuisce alla sorprendente resa termica. Il focolare, in ghisa o in acciaio, è molto ampio in modo da poter accogliere più legna ed assicurare una maggiore autonomia (circa 10-12 ore) ed è rivestito in materiale refrattario che garantisce temperature più elevate e, dunque, una combustione migliore oltre che più pulita. Gli scambiatori di calore, anch'essi in ghisa o acciaio inossidabile, abbassano la temperatura dei fumi in uscita e rendono più efficiente la stufa che può contare, inoltre, su portelli di fusione di ottone e vetro ceramico che consentono la vista del fuoco e facilitano le operazioni di pulizia. La trasmissione del calore avviene sia tramite irradiamento dalla superficie in ceramica che per termoconvezione naturale o forzata attraverso ventole. Un'apposita valvola permette di regolare l'ingresso dell'aria comburente senza dover aprire la porta del focolare, favorendo, dunque, una resa più costante e continuativa.

IL TERRITORIO Passeggiando per Castellamonte è impossibile non avvertire il profondo legame della cittadina con l'arte di lavorare la ceramica e produrre queste pregiate stufe. Basti pensare che è stato dedicato persino un monumento a queste splendide opere dall'artigianato locale. Si tratta del Monumento alla Stufa di Ugo di Nespolo, in piazza della Repubblica. Anche il Museo della Cermica, presso Palazzo Botton raccoglie numerose reperti legati alla produzione di stufe nel corso dei secoli passati, che spaziano da frammenti di fregi, a capitelli, vasellame, alarini da camino “Franklin” sino a veri e propri pezzi di stufe. Ogni anno, inoltre, in città si celebra la Mostra della Ceramica di Castellamonte, giunta ormai alla 56^ edizione. Durante la mostra, che quest'anno si terrà dal 3 settembre al 16 ottobre, si celebra e si rinnova la lunga tradizione locale e la si promuove anche in ambito internazionale.

GLI INDIRIZZI Per ammirare nuove creazioni realizzate negli stili più disparati, l'appuntamento è presso lo show room di Ceramiche Castellamonte in via Educ 20 o in quello storico di La Castallamonte di Roberto Perino e Silvana Neri in via Casari 13.

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