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Dolomiti in mountain bike

Sellaronda: quattro passi sulle due ruote

Il Gruppo del Sella è un paradiso per i bikers. Tra eventi ed itinerari, ecco le ultime proposte del comprensorio dove spiccano i passi del Sella, Pordoi, Campolongo e Gardena

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Pedalando tra i panorami dolomitici
Il paradiso dolomitico ha deciso da qualche anno di focalizzare l’attenzione e l’offerta turistica sull’universo della mountain bike. Panorami mozzafiato e natura incontaminata sono infatti lo scenario perfetto per lunghe e piacevoli pedalate in mezzo alle cime incoronate patrimonio Unesco. Il gruppo del Sella ha, infatti, deciso di ampliare e migliorare l’offerta in questo campo, permettendo ad appassionati e professionisti di pedalare e scollinare i quattro passi del comprensorio: il passo Sella, il passo Pordoi, il passo Campolongo ed il passo Gardena.

Ad esempio, il Sellaronda Tour, itinerario per mountainbiker allenati, è senz’altro un’avventura unica nel suo genere: 4 passi dolomitici, 65 km di percorsi ed un dislivello di quasi 4.000 metri, i quali potranno essere affrontati solamente in compagnia di guide esperte. Ma non solo, quest’anno le iniziative mirate a sostenere il turismo “attivo” proposte dal comprensorio sono numerose e tra queste spicca anche il Sellaronda Bike Day: il 22 giugno tutte le strade attorno al massiccio saranno aperte al traffico esclusivo dei bikers.

Di ben altro livello è una delle gare di mountain bike più dura d’Europa, il Sellaronda Hero. Sono molte le stelle della mountain bike mondiale che descrivono il Sellaronda Hero come la più dura maratona di specialità al mondo. Quest’anno l’evento andrà in scena sabato 21 giugno e la quinta edizione della gara è pronta a stabilire un nuovo record di partecipazioni con i suoi 4.014 iscritti. Il durissimo tracciato prevede due percorsi: uno da 84 km per 4300 di dislivello ed un altro da 62 km per 3.300 metri di dislivello.

Secondo l’opinione di atleti di fama internazionale, il Sellaronda Hero costituisce la gara di mountain bike più faticosa al mondo. Questa, ad esempio, la dichiarazione al traguardo del danese Søren Nissen, secondo classificato dello scorso anno: “La gara è stata incredibilmente dura. Non avevo mai partecipato ad una manifestazione così difficile, in particolare nel primo tratto”. La vincitrice al femminile, Sally Bigham, è stata a sua volta impressionata da salite tanto ripide: “A causa della ghiaia i miei pneumatici non riuscivano più a far presa in quanto veniva a mancare la trazione della ruota posteriore”.
Per maggiori informazioni cliccare su www.sellaronda.com
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