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Zanzibar informazioni utili

Zanzibar, informazioni utili per un soggiorno

Nell'isola della Tanzania è possibile ammirare tutte le tonalità di verde ed azzurro che esistono al mondo

Spiaggia di Zanzibar
©iStockphoto
Zanzibar
COME ARRIVARE  Il collegamento più utile è quello per Dar es Salaam, città della Tanzania da cui si raggiunge bene via mare Stone Town, capoluogo dell'isola. Esistono infatti trasferimenti in traghetto con la compagnia Azam Marine che dispone di una flotta di navi veloci che in meno di due ore uniscono le coste del continente a quelle di Zanzibar. Per arrivare a Dar es Salaam si può scegliere qualche compagnia medio orientale come la Emirates o la Qatar Airways. Oppure, se si viaggia con qualche Tour Operator, ci si affida ai voli charter.

DA VEDERE Situata nel punto più a nord di Unguja, la spiaggia di Nungwi è il luogo ideale per fare lunghi bagni in mare e nuotare al largo, data la quasi totale assenza del fenomeno delle maree che caratterizza gran parte dell’isola. Qui la natura offre il meglio di se soprattutto con i spettacoli di luce al tramonto, quando tutto si colora di rosa, arancio e giallo. Passeggiando sulla spiaggia è possibile vedere da vicino come vengono costruiti i dhow, le tipiche imbarcazioni in legno, e accarezzare le tartarughe che vivono al Nungwi Mnarani Aquarium, una laguna creata con l’intento di difendere questi animali dai predatori e preservarne la specie. Zanzibar è celebre per il fenomeno delle maree, che cambia totalmente il paesaggio ogni sei ore circa: qui è possibile osservare tutte le tonalità di verde e di azzurro esistenti al mondo. Una località perfetta per osservare questo singolare spettacolo della natura è Matemwe, un’enorme distesa di sabbia che, quando il livello dell’acqua è ai livelli più bassi, lascia emergere coralli, conchiglie e stelle marine e forma piscine naturali in cui nuotano piccoli pesci. Un’isoletta facilmente raggiungibile in barca da Zanzibar con intorno una rigogliosa barriera corallina è Mnemba dove non si può scendere a terra a meno che non si soggiorni nel lussuosissimo hotel & Beyond Mnemba island Lodge, che si nasconde tra le foglie della fitta vegetazione. Le acque cristalline sono popolate di pesci colorati di ogni forma e dimensione e nuotare in queste calde acque è un’esperienza da sogno. C’è poi  la capitale, Stone Town, interessante per le sue innumerevoli influenze straniere che nel corso dei secoli l’hanno plasmata a livello architettonico, culturale e umano. Passeggiando nel labirinto di viuzze della parte più vecchia della città si possono ammirare edifici dagli elementi arabi, moreschi europei e indiani. Dal porto partono diverse imbarcazioni per Changuu, meglio nota come Prison Island in quanto in passato era una prigione che divenne poi un centro di raccolta di malati di febbre gialla. Altra attrazione tipica dell’isola  è il colobo rosso di Zanzibar, un tipo di scimmia endemica i cui esemplari vivono all’ombra delle foglie degli alberi del Parco Nazionale di Jozani. Essendo chiamata anche l’Isola delle spezie per via delle numerose piantagioni presenti, sono numerosi i tour per conoscere da vicino i prodotti più tipici come i chiodi di garofano, la vaniglia, la curcuma e lo zenzero.

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COSA COMPRARE Zanzibar offre non solo negozi caratteristici ma anche possibilità di shopping di lusso. Il Darajani Market si svolge a Stone Town ed è ideale per trovare spezie esotiche, come il pepe nero o lo zenzero, ma anche tanti tipi di carni e pesce differenti, preziosi stoffe, tappeti e vestiti colorati. Nelle botteghe artigianali vengono fabbricati gioielli, utensili e altri superbi souvenir.

DA SAPERE Nonostante le temperature estive e un abbigliamento leggero non bisogna dimenticarsi di portare un paio di pantaloni lunghi e una felpa o una maglia a maniche lunghe per la sera, quando c’è più fresco e spesso tira vento. Inoltre è sempre meglio esserne provvisti per evitare punture di zanzare.

CURIOSITA’ Non tutti sanno che l’isola di Zanzibar fu la prima regione africana ad introdurre la televisione a colori nel 1973. In altre parti della Tanzania, infatti, il servizio arrivò oltre 20 anni dopo.
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