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Rabat: capitale moderna e villa storica

La città marocchina è stata inserita dall'Unesco tra i nuovi siti considerati Patrimoni mondiali dell'Umanità

Rabat
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C'è anche Rabat, la capitale del Marocco, tra i ventisei nuovi siti considerati Patrimoni mondiali dell'umanità. A stabilirlo è stata la trentaseiesima sessione dell'Unesco, che si è riunito a San Pietroburgo il 2 luglio scorso.

La città marocchina, situata ai bordi dell’Oceano Atlantico, offre infatti un'affascinante commistione tra il passato arabo-musulmano e il modernismo occidentale che comprende la “città nuova” (costruita tra il 1912 e gli anni Trenta sotto il Protettorato francese, e che rimane uno dei più ambiziosi progetti urbani del Ventesimo secolo in Africa) e monumenti molto antichi come la Torre Hassan (risalente al 1184), le mura almohadi, oltre alla medina, la Kasbah dei Oudayas e la necropoli di Chellah.

Rabat si aggiunge così alla lista dei siti culturali del Marocco iscritti nel Patrimonio Mondiale dell’Unesco, tra cui le medine di Fès, di Marrakech, di Tétouan e di Essaouira; la Kasbah Aït Ben Haddou; le città di Meknès e di Mazagan El Jadida; e, non da ultimo, il sito archeologico di Volubilis e la piazza Jemaâ El Fna di Marrakech.
 
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