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Calabri Serre Sila ed Aspromonte tour

In giro per i boschi calabresi

Le Serre vibonesi, tra la Sila e l'Aspromonte, regalano paeasaggi lussureggianti ed incontaminati rimasti ancora inviolati dal turismo di massa

serre calabresi bosco archiforo<br>
Courtesy of ©Francesco Pileggi/Wikimedia Commons
Una veduta del Bosco Archiforo
Selvagge ed incontaminate, le Serre rappresentano uno dei paesaggi più affascinanti della Calabria montuosa e si propongono come una meta ideale per gli appassionati di trekking e di passeggiate in mezzo alla natura che in questo territorio si presenta incredibilmente rigogliosa e ricca di spunti per una vacanza all'insegna dell'avventura con tutta la famiglia. Ciò che rende speciali e differenti queste montagne è che si trovano all'interno di un'area ancora poco battuta dal turismo di massa e per questo sono riuscite a mantenere inalterato il loro aspetto lussureggiante che non deluderà i viaggiatori più desiderosi di scoprire scenari ancora intatti ed inviolati. Adagiate tra la Sila e l'Aspromonte, le Serre sono delle formazioni granitiche ricoperte di boschi e dotate di una varietà paesaggistica davvero notevole, corrono parallelamente agli Appennini e, lungo i sentieri che si addentrano nel folto delle foreste sino alle cime più elevate, offrono l'opportunità di imbattersi in vivaci ruscelli, prorompenti cascate e pittoreschi borghi di montagna incastonati in suggestive conche naturali.

L'acqua qui sgorga da ogni dove, generando sorgenti, fiumare, torrenti che si incuneano in profonde gole rocciose e persino in altissime cascate. Da non perdere quelle di Marmarico formate dalle acque del fiume Stilaro che, con il loro salto di 100 metri, si collocano tra le più elevate d'Italia. Lo scenario delle acque che si gettano da queste rocce altissime è davvero sorprendente ed offre irresistibili spunti per praticare il trekking e la corsa campestre. Cuore pulsante di questa splendida terra è, però, probabilmente, l'antico borgo di Serra San Bruno. Adagiato proprio al centro della conca dell'Ancinale, concentra sul suo territorio alcune delle bellezze più significative dell'area delle Serre, a cominciare da alcune delle loro cime più elevate come il Monte Pecoraro e la Pietra del Caricatore e il rigoglioso Bosco Archifero che fa da cornice al centro abitato promettendo sorprendenti passeggiate tra abeti bianchi alti fino a 40 metri, faggete, arbusti e le più svariate specie che popolano il sottobosco, compresi affascinanti animali tra cui si distinguono numerosi uccelli, tassi, volpi ma anche, talvolta, cinghiali, martore e tassi.

Quella del borgo è una zona ricca di sentieri naturalistici che offrono l'opportunità di scoprire in maniera piacevole e sicura alcuni degli scorci più suggestivi della zona. Addentrandosi, ad esempio, nel Bosco di Santa Maria, non soltanto ci si può rilassare lungo un bel percorso circondato di abeti, ma si potranno facilmente raggiungere la chiesa di Santa Maria, completamente immersa nella foresta e, attraverso un piacevole sentiero, il laghetto artificiale dove è stata edificata una statua in onore di San Bruno. Si narra, infatti, che Brunone da Colonia agli inizi del XIX secolo trovò rifugio in queste selve e vi fondò una certosa ancora oggi visitabile.

La visita alle Serre non sarebbe, però, tale senza aver affrontato la salita sino alla cima della Pietra del Caricatore. Questa cima deve il proprio nome singolare ad una particolarissima formazione granitica simile ad una sfera che emerge dal folto della vegetazione proprio nei pressi della vetta. Il sentiero per raggiungerla è davvero speciale. Immerso in uno scenario fatto di fitti boschi rigogliosi è considerato uno dei più affascinanti di tutto l'Appennino meridionale. Per raggiungerlo basta percorrere la statale per Mongiana ed uscire per la strada sterrata che prosegue verso la cima. L'ultima tratto dovrà, naturalmente, essere percorso a piedi, attraversando le selve dove ancora oggi è possibile individuare le tracce dell'attività dei boscaioli che per molto tempo ha garantito la sopravvivenza della comunità locale, tra cui spiccano le teleferiche utilizzate per il trasporto dei legnami fino alle ferriere di Mongiana. Il percorso in alcuni punti potrà essere leggermente impegnativo, ma, una volta giunti a destinazione, affacciarsi sugli splendidi panorami verdeggianti in estate e lievemente imbiancati in inverno val bene, certamente, un po' di fatica.
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