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Como: il parco delle meraviglie al confine con la Svizzera

Tra reperti archeologici e ambienti naturali affascinanti, il Parco Spina Verde regala paesaggi incantevoli e passeggiate piacevoli in mezzo al verde

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Courtesy of ©PR Spina Verde Como/Parks.it
Una veduta dell'area archeologica di Pianvalle
Inevitabilmente Como e i suoi dintorni vengono identificati con il famoso lago dalle suggestioni manzoniane, meta prediletta dei vip. Ma raggiungendo le morbide colline a nord ovest del capoluogo, c'è da rimanere stupiti dalla ricchezza di ambienti naturali, testimonianze archeologiche e panorami mozzafiato che caratterizza il Parco Regionale Spina Verde di Como, un'area protetta dalle innumerevoli attrattive che racconta una storia lunghissima che inizia nella Preistoria e giunge sino ai giorni nostri in un susseguirsi di preziosi reperti rupestri, antichi luoghi di culto, castelli e tracce indelebili della Prima Guerra Mondiale, tutti immersi tra le rocce e i boschi.

Che il territorio dell'area protetta fosse popolato sin da epoca antichissima salta subito all'occhio esplorando le interessanti aree archeologiche che punteggiano il Parco. Da non perdere le numerose rocce incise e le cavità rupestri risalenti all'epoca della cosiddetta civiltà di Golasecca, come il Roccione di Pianvalle, utilizzato a scopo rituale, il Roccione di Prestino, che potrebbe appartenere alla struttura di una tomba, il Sasso della Strega e il Sasso delle Cento Coppelle, la Fonte della Mojenca, una struttura con percorso in galleria che ricopre il corso d'acqua sorgiva, le “tracce di carro” e la Camera Grande, uno degli ambienti scavati nella roccia che rappresentano i più antichi esempi di abitazione dell'area. Estremamente interessante anche l'abitato di Pianvalle, dove si possono trovare i resti di primordiali abitazioni ricavate con murature in pietra a secco.

Più recenti, ma non meno affascinanti, le altre testimonianze storiche disseminate sul territorio dell'area protetta. Primo su tutte il Castello Baradello, vero e proprio emblema del Parco. Si tratta di un edificio fortificato posto su un'altura che nel corso dei secoli è stata più volte utilizzata come postazione strategica, sia in epoca celtica che romana. Non lontano, il Parco delle Rimembranze, con il suo ambiente suggestivo ed il silenzio dona l'impressione di essere tornati indietro di mille anni. Impossibile non rimanere affascinati anche dai numerosi luoghi di culto che punteggiano il Parco, come il santuario dell'Assunta di Drezzo, la chiesetta dei Pittori, e la Croce di Sant'Eutichio, posta in cima all'omonimo pianoro. Non bisogna dimenticare che questa zona ha da sempre rivestito un'elevata importanza anche dal punto di vista strategico, trattandosi di un'area di confine con la vicina Svizzera. Sono numerose, dunque, la tracce di manufatti realizzati per proteggere e presidiare la frontiera, come la lunghissima Scala del Paradiso, di ben 900 gradini che collegano Ponte Chiasso con il Sasso di Cavallasca, costruita alla fine del XIX secolo per controllare il confine ma spesso utilizzata dai contrabbandieri, la cosiddetta “Ramina” che rappresenta ciò che resta della vecchia rete di confine, oltre, naturalmente, alle numerose trincee scavate durante la Grande Guerra.

Ma non bisogna dimenticare che Spina Verde è, anche, un Parco Naturale, oltre che un Sito di Interesse Comunitario. Ed è per questo che per esplorare e vivere a pieno l'area protetta bisognerebbe sempre lasciarsi del tempo per raggiungere le zone più rilevanti dal punto di vista naturalistico, come la bellissima Area Umida di Parè costituita da un suggestivo insieme di pozze che creano un ricco habitat popolato da numerose specie vegetali, come ontani, felci e piante igrofile, ed animali, come le rane comuni, le salamandre e le rare rane di Lataste, dichiarate specie protetta, e le magnifiche Sorgenti del Fiume Seveso che ospitano numerose specie di insetti e incantevoli fiori che in primavera si tingono di colori vivaci. E per godere di una vista magnifica a 360 gradi su tutto il territorio circostante, l'appuntamento è sul Monte Sasso di Cavallasca, la dorsale collinare di Como e il Monte Goi di Albate, da cui si possono ammirare magnifici panorami mozzafiato.

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