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Giardini e Orti Botanici: Giardino Botanico Daniela Brescia

Abruzzo, l'Orto Botanico di Sant'Eufemia a Majella

Il Giardino Botanico Daniela Brescia conserva un ricco patrimonio floristico dell'Appennino Centrale

Aiuola
©Parco Majella.it
Aiuola del Giardino Botanico
IL GIARDINO BOTANICO DANIELA BRESCIA
A Sant'Eufemia a Majella, in provincia di Pescara, è stato creato il Giardino Botanico Daniela Brescia, a consolidamento della forte vocazione naturalistica del comune abruzzese. Si trova proprio nel Parco Nazionale della Majella, ospita circa 500 entità flogistiche e ricopre una superficie di 43 mila mq. Nel 2001 è stato riconosciuto Giardino di Interesse Regionale dalla Regione Abruzzo, anche perché è stato progettato offrendo esempi di ricostruzione di alcuni ambienti montani dell'Appennino Centrale come quelli di rupi e ghiaioni di quota. Una parte è dedicata a settori didattici dimostrativi come il campo vetrina della biodiversità agricola dove sono coltivate varietà locali di melo e pero o quello delle piante medicinali. Il Giardino è attraversato da due torrenti con vegetazione ripariale naturale, dove si trova il raro gambero di fiume, indicatore biologico di buona qualità dell’acqua.

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LA STORIA
Il Giardino Botanico Daniela Brescia nasce tra il 2000 e il 2001 con l’obiettivo di occuparsi della conservazione del patrimonio floristico del territorio del Parco e dell’Appennino centrale, attraverso la coltivazione in giardino e la ricerca scientifica. E’ suddiviso in 12 sezioni che ricostruiscono 550 specie vegetali, alcuni ambienti naturali caratteristici del territorio, come querceto misto caducifoglio, cerreta e mugheta. Da sempre offre la possibilità di effettuare stage, tirocini, tesi di laurea o consultare libri a carattere naturalistico-floristico presenti in biblioteca, ma anche di programmare percorsi didattici tematici, seminari e corsi teorico-pratici su svariati argomenti, dalla cosmesi naturale all’estrazione oli essenziali, dagli antichi usi e tradizioni locali al giardinaggio fino ai metodi di cura delle piante.

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COSA VEDERE
Oltre ai due torrenti vi si trova anche un laghetto che presenta una ricca vegetazione, con numerose
specie interessanti tipiche degli ambienti umidi e delle torbiere. Simbolo del Giardino è la Soldanella del calcare, scelta per il suo areale ristretto esclusivamente alla Majella, dove si rinviene in poche stazioni rupestri. Nell’ampia area destinata a vivaio vengono riprodotte specie arbustive e arboree autoctone con finalità reintroduttive, mentre nell’erbario del Parco sono conservati circa 2000 exiccata, raccolti prevalentemente sul massiccio della Majella e nelle aree limitrofe: sono oltre 1000 campioni vegetali. Nella porzione caratterizzata dal pino mugo ci sono cespugli di Juniperus sabina, Arctostaphylos uva-ursi e Rhamnus alpina. Sulle rupi ed i ghiaioni si trovano specie di origine asiatica, artica ed endemiche, come Androsace vitaliana, la viola di Eugenia, Viola eugeniae e l’aquilegia della Majella (Aquilegia magellensis), Nella zona umida si possono osservare, oltre le altre specie, il ranuncolo delle canne, il giaggiolo acquatico, diverse specie di carici, l’ulmaria comune, e altre specie tipiche di questi ambienti.
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