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Calabria: antichi frantoi vista mare

LE VIE DELL'OLIO - Dal gusto delicato e gentile ottenuto da olive della varietà Carolea, la DOP Alto Crotonese è protagonista degli antipasti tipici calabresi e delle bruschette

Cerenzia Vecchia
©Wikipedia
LE VIE DELL'OLIO SU TURISMO.IT

Con il clima tipicamente mediterraneo e le piogge concentrate soprattutto durante la stagione autunnale ed invernale, la zona del crotonese offre una varietà di olive le cui caratteristiche  peculiari originano un olio di ottima qualità, l'Alto Crotonese Dop.

LA TRADIZIONE. E’ un suggestivo angolo della Calabria lambito dalle limpide acque del Mar Ionio, con un territorio ricco di armoniose colline e immense distese verdi, che fu uno dei principali centri della Magna Grecia: stiamo parlando della zona in provincia di Crotone, regno dell’olio extravergine Alto Crotonese DOP: insieme al Lametia e al Bruzio è l’unico olio di oliva prodotto in Calabria ad aver ottenuto il riconoscimento DOP dall’Unione Europea. Nell’area del Crotonese l’olivocoltura è attestata fin dal 2000 a.C. anche se è nell’epoca bizantina che si deve la sua capillare diffusione grazie al consistente miglioramento delle tecniche di coltivazione ad opera dei monaci dell’ordine Basiliano che, provenienti dall’Oriente Ellenico sul finire del VI secolo, approdarono sulle coste della Calabria. A testimonianza di questo sono ancora visibili gli antichi frantoi, datati VI-X secolo dopo Cristo, e gli ulivi secolari nei pressi di loro antichi insediamenti abitativi. Risale comunque agli ultimi cinquant’anni l’espansione di questa coltura che oggi rappresenta una realtà di primo piano per l’economia agricola di questo territorio.

LA DENOMINAZIONE. La denominazione di origine protetta “Alto Crotonese” è riservata agli oli di oliva extravergine che rispondono alle condizioni ed ai requisiti nel presente disciplinare di produzione, ai sensi della normativa nazionale e comunitaria.

LE CARATTERISTICHE. L’Alto Crotonese ha ottenuto il riconoscimento DOP nel 2003. Il colore è giallo dorato intenso con decisi riflessi verdi, il profumo è fruttato di media intensità, il sapore fruttato e leggero. Armonico e fine, è caratterizzato da eleganti sentori vegetali di foglia di olivo, erbe fresche falciate e note di frutta secca in chiusura. Il gusto è dotato di toni verdi di erbe di campo, verdure con chiusura di mandorla dolce, caratterizzato da amaro e piccante morbidi ed eleganti. Il pregiato olio è ottenuto da olive della varietà Carolea, che deve essere presente negli oliveti in misura non inferiore al 70%. Il restante 30% proviene da olive Pennulara, Borgese, Leccino, Tonda di Strongoli e Rossanese, utilizzate da sole o congiuntamente. La raccolta delle olive viene effettuata a partire dall’inizio dell’invaiatura, cioè quando le olive cominciano a cambiare colore e presentano ancora una buona quantità di verde. Una regola rigorosa riguarda la raccolta, che non deve protrarsi oltre il 31 dicembre e deve avvenire dalla pianta manualmente o meccanicamente. Le olive devono essere trasportate e conservate fino alla molitura in recipienti rigidi e fenestrati, dove non possono essere trattenute per più di due giorni dalla raccolta. La resa massima delle olive in olio non può superare il 20%. Tra i consigli più utili si dice di consumarlo entro 4-6 mesi dalla spremitura.

IL TERRITORIO. L’area di produzione dell’olio Alto Crotonese D.O.P., relativa alla fascia collinare della provincia di Crotone, comprende il territorio amministrativo dei comuni di Castelsilano (in parte), Cerenzia, Pallagorio, San Nicola dell’Alto, Savelli (in parte) e Verzino. Il clima della zona tipicamente mediterraneo con piogge concentrate prevalentemente nel periodo autunno-invernale, la varietà di olive e la molitura veloce conferiscono a questo prodotto caratteristiche peculiari e un’ottima qualità.

LA PRODUZIONE. La produzione massima di olive per ettaro non può superare i 100 quintali negli oliveti specializzati intensivi. Per la coltura consociata o promiscua la porduzione massima per pianta è di 65 kg, ed anche in annate eccezionalmente favorevoli la resa può aumentare per un massimo del 20%. Il Consorzio di Tutela dell'Aprutino Crotonese riunisce i prodottori che possono anche fare spedizioni in Italia.

LA CULTURA. A sud di Crotone si può ammirare un vero e proprio scrigno d'arte dell'archeologia calabrese, il promontorio di Capo Colonna, che ospita il Parco Archeologico con il nuovo Museo Archeologico di Capo Colonna, dove sono esposti gli ultimi reperti rinvenuti nell'area di scavo adiacente. Dentro il Parco Archeologico si trova la Torre Nao con l'antiquarium omonimo dove sono esposti reperti risalenti all'epoca del Ferro e del Bronzo, e pezzi di archeologia subacquea rinvenuti nel tratto di mare antistante Crotone e il promontorio di Capo Colonna.

LA CUCINA. L’olio extravergine di oliva Alto Crotonese esprime il meglio di se aggiunto crudo al ragù sia di pesce che di carne, ma anche in cottura per preparare sughi e insaporire primi piatti. Molto suggerito è l’abbinamento su tutto il pesce in genere ed è ottimo sulle bruschette, grazie al sapore sofisticato ed elegante che esalta il gusto del pane caldo. Le caratteristiche organolettiche e nutrizionali proprie dell’olio Alto Crotonese D.O.P. ne fanno uno degli oli più leggeri della Calabria, facile da degustare crudo non solo, quindi, sul pane, ma su tutti i corposi antipasti tipici calabresi.

ALTO CROTONESE E DINTORNI: LE FOTO
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