Cerca nel sito
Stilo
La posizione su cui sorge Stilo gi di per s un grande spettacolo. L'antico borgo infatti disposto a gradinate sulla pietra tufacea, sopra un pendio a ulivi e viti, sicuramente lontano dall'originario aspetto orientale, del X secolo, quando la citt era il principale centro bizantino della Calabria meridionale. In quel periodo Stilo accolse eremiti e monaci basiliani che abitarono le sue grotte e costruirono quel capolavoro che la Cattolica, ancora miracolosamente intatta. Dal borgo si dipana un labirinto di stradine, si incontra piazza Mercato, porta Reale, il Corso serpeggiante, abitazioni borghesi con portali e fioriti balconi di ferro, e le case del popolo, tra le quali una indicata come quella in cui vide la luce il filosofo, autore de La Citt del Sole, Tommaso Campanella. Delle 18 chiese di un tempo ne restano poche, tra cui la settecentesca chiesa di San Francesco, buon esempio di barocco calabrese, che custodisce una tavola cinquecentesca raffigurante la Madonna del Borgo. Un'altra quella di San Domenico, annessa al convento dove ebbe dimora Tommaso Campanella, e ancora la chiesa di S. Giovanni Theresti (o San Giovanni fuori le mura) con facciata barocca stretta tra due campanili, complesso dei Paolottini (1662) comprendente il convento dei Liguorini con portale in granito grigio e rosa, la chiesa omonima del XVII secolo, il Municipio e la biblioteca comunale, con oltre diecimila volumi. Non ultimo, il Duomo, nel centro abitato, che ancora conserva scorci suggestivi. Non passa inosservato il grandioso portale a ogiva romanico-gotico (XIX sec.), contenente le tele San Francesco d'Assisi e sull'altare maggiore la pala Il Paradiso di Mattia Preti. Vicino al portale sono murate la base marmorea di un'antica statua e due lastre a bassorilievo di arte bizantino-normanna, risalenti ai secoli XI-XII. Ma il vero vanto di Stilo, nonch gioiello architettonico bizantino di tutta la Calabria, la Cattolica che, sorta come centro liturgico di un cenobio di eremiti basiliani, domina l'abitato su un risalto dell'alta parete pietrosa del monte Consolino. Costruita nel X secolo interamente in mattoni, con tre absidi e cinque cupolette dai tamburi cilindrici, la chiesa ricorda nel suo assetto certi edifici sacri del Peloponneso, dell'Armenia e dell'Anatolia. Tipicamente bizantina la sua forma a croce greca inscritta in un quadrato, determinata all'interno da quattro colonne di differenti marmi e con capitelli rovesciati. Su una scolpita una croce greca con un'iscrizione in greco ("Dio il Signore apparso a noi"). Ad accrescere il fascino della costruzione, tracce di affreschi sbiaditi, nelle tre absidi, volte a levante, e alle pareti, appartenenti a et diverse.
Articoli correlati:
Seguici su:
Le Offerte della Settimana
Chi siamo | Privacy | Cookie policy | Copyright © 2019 GEDI Digital S.r.l. Tutti i diritti riservati