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Nazareth, scoperta per gioco una moneta d'oro di 1600 anni

Tra Nazareth e Zippori, mosaici e luoghi di pellegrinaggio

Basilica, Nazareth
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Basilica, Nazareth
PERCHE' SE NE PARLA
Scoperta in Israele una moneta d'oro rarissima, coniata 1600 anni fa sotto il regno dell'imperatore bizantino Teodosio II. E' stata ritrovata per caso da quattro ragazzi che stavano facendo trekking nei campi vicino Zippori, in Galilea. La moneta ha un peso di circa 4,5 grammi e rappresenta la dea Vittoria, nella cui mano vi è una croce. Secondo l'esperta di numismatica della Israel Antiquities Authority, Gabriela Bijovsky, sarebbe stata coniata intorno al 420-424 d.C. Poi aggiunge: "Monete simili sono note nell'impero bizantino d'Oriente, questa è la prima del suo genere scoperta in Israele". Durante il regno di Teodosio II, gli Ebrei furono esclusi dal servizio civile e militare e venne loro proibito la costruzione di nuove sinagoghe. 

PERCHE' ANDARCI
Zippori si trova nella Galilea centrale, a 6 km da Nazareth: la sua storia e la sua architettura sono la sintesi di tante  influenze: ellenistiche, giudee, babilonesi, romane, crociate ecc. Nel 70 d.C., dopo la caduta di Gerusalemme, questa è stata il centro nevralgico della Galilea, raggiungendo il suo apice durante l’epoca bizantina. In questo periodo sono state costruite stupende ville per i patrizi, caratterizzate da bellissimi e grandi mosaici. Uno di questi è la famosa "Monna Lisa della Galilea". Tra le strutture di rilievo: un teatro romano, due chiese paleocristiane, una fortezza crociata restaurata nel XVIII secolo e oltre 40 mosaici.

DA NON PERDERE
Nazareth è la culla del Cristianesimo, la città dove è avvenuto l’annuncio a Maria della nascita di Cristo, per mezzo dell’Arcangelo Gabriele. E per questo grande meta di pellegrinaggio. Due le principali attrazioni. Innanzitutto la Basilica dell’Annunciazione, costruita negli anni ’60, al cui interno vi è la Grotta dell’annunciazione, tradizionalmente identificata con la casa di Maria. Poi la città vecchia, che abbraccia tante chiese, molte delle quali ricostruite su rovine di architetture precedenti. Qui troviamo il pozzo dove Maria andava a prendere l’acqua, e la chiesa di San Giuseppe, dove Giuseppe aveva la sua bottega da falegname.

PERCHE’ NON ANDARCI 
Il sito della Farnesina raccomanda di limitare allo stretto necessario i viaggi nelle aree desertiche confinanti con il Sinai, dove si registrano attività criminali e la possibile presenza di cellule terroristiche, e lungo la Route 12.
 
COSA NON COMPRARE 
Ceramiche e pietre, oggetti sacri e spezie colorate, prodotti wellness a base dei sali del Mar Morto e libri: trovare un souvenir sbagliato è davvero difficile. Un solo consiglio: quando passate dal centro, se non volete essere assaliti dai venditori ambulanti, quelli che vanno in giro con monili in mano, evitateli. 
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