Le città italiane più penalizzate da Imu e Tasi

PERCHE' SE NE PARLA Imu e Tasi troppo gravosi a Terni: secondo uno studio di Confartigianato solo Trieste e Lucca tassano maggiormente gli imprenditori. L'associazione, che ha pubblicato lo studio in vista della scadenza dei pagamenti di oggi, precisa: "Le più penalizzate sono le aziende dell'Umbria che, tra Imu e Tasi, subiscono un'aliquota del 10,34 per mille. Il trattamento migliore va invece alle imprese della Val d'Aosta che pagano un'aliquota dell'8,16 per mille". Dall'elaborazione emerge che in Italia "l'aliquota media di Imu e Tasi è del 9,97 per mille, ma con scostamenti molto significativi nelle diverse zone del Paese. Al capo opposto della classifica, il fisco è più clemente con i loro colleghi di Aosta, che su laboratori e capannoni pagano l'aliquota più bassa: 8,16 per mille. Li seguono a breve distanza gli imprenditori dell'Ogliastra (8,19 per mille) e di Oristano (8,25 per mille)".
 

PERCHE' ANDARCI Terni è famosa in tutto il mondo per essere la "città degli innamorati", dato che ospita le vestigia di San Valentino nell'omonima Basilica. Tra le attrazioni turistiche più interessanti, la Chiesa in stile gotico di San Francesco e i resti archeologici, come quelli dell'Anfiteatro Fausto del 32 a.C., o dell'antica cinta muraria. Interessanti i palazzi cittadini, da Palazzo Spada, oggi sede del Comune, a Palazzo Fabrizi e Palazzo Carrara. Tra le memorie medievali, le Porte Sant'Angelo e Spoletina, la cripta del Duomo, la torre romanica dei Barbarasa e la Torre dei Castelli.  

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DA NON PERDERE Oltre al capoluogo, meritano una visita il Duomo di Orvieto, l'area archeologica di Carsulae, antica cittadina romana percorsa dall'antica via Flaminia, l'antichissima città di Amelia, il caratteristico borgo di Narni, il Lago di Piediluco e le straordinarie Cascate delle Marmore, formatesi nel corso dei secoli con depositi di travertino.
 

PERCHE' NON ANDARCI Non solo la città, ma anche tutta la provincia è ricca di luoghi e di attrazioni da visitare. La provincia, però, non spicca per una grande vita serale e notturna. Ma in una terra ricca di storia e cultura come l'Umbria, le priorità sono davvero altre.
 

COSA NON COMPRARE La grande l'attenzione per l'artigianato locale la si respira con una semplice passeggiata tra i negozietti della città. Qui si lavora ancora, come da tradizione, la ceramica, il cuoio, il legno, l'oro e i filati. Per chi ha voglia di souvenir gastronomici, vini, formaggi e tartufo sono le prime scelte del turista "affamato".

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