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Isole Faroe stella Michelin Koks Streymoy

Isole Faroe, arriva la prima stella Michelin

Il ristorante Koks porta nell’arcipelago atlantico la prima stella-simbolo dell’eccellenza gastronomica

Viallaggio Faroe
istockphotos
Scorcio del villaggio di Kirkjubøur
PERCHE’ SE NE PARLA
E’ la prima stella Michelin che brilla alle Isole Faroe (Fær Øer), e forse è una delle più remote dal punto di vista geografico. E’ stata attribuita al ristorante Koks, guidato dallo chef ventiseienne Poul Andrias Ziska, che, innamorato della sua terra e delle materie prime che offre, è riuscito a reinterpretare con incredibile talento la cucina nordica. Situato nel pittoresco villaggio di Kirkjubøur, sull’isola di Streymoy, Koks offre un’esperienza culinaria basata sulle origini e le tradizioni dell’arcipelago. Radici, bacche, muschi, aghi di pino, funghi, assieme a pesci dell’atlantico, crostacei. Tecniche di affumicatura, fermentazione, salagione rendono i sapori semplici e complessi allo stesso tempo. E dunque, è arrivato il riconoscimento della più alta giuria gastronomica internazionale.
 
PERCHE’ ANDARE
Remote, incontaminate, inesplorate. Le Isole Faroe sono un arcipelago situato al nord della Scozia, appartenenti politicamente al Regno di Danimarca in quanto nazione costitutiva, ma distanti dalle sue coste quasi 1000 chilometri (e autonome dal 1948). 18 isole immerse nell’Atlantico, un vero e proprio paradiso naturalistico, di drammatica bellezza. Nel 2015 il National Geographic Traveler le ha incoronate come la migliore destinazione turistica al mondo. Un luogo ancora tutto da scoprire.
 
DA NON PERDERE
L’isola sulla quale si trova il Koks è Streymoy, la maggiore per dimensione e popolazione. Qui risiede la capitale dell’arcipelago, Torshavn. Ma è il villaggio che ospita il ristorante neostellato ad esercitare un particolare fascino. Kirkjubøur è infatti una località con il più importante bagaglio storico nelle isole, in quanto fu sede episcopale nel 1500. Ecco che qui si possono ammirare le rovine della Cattedrale di San Magnus (proposte come patrimonio dell’umanità), una chiesa del XIII secolo, la più antica dell’arcipelago, e persino la casa più antica ancora abitata al mondo.
 
PERCHE’ NON ANDARE
Se avete il budget di viaggio limitato, queste isole non fanno al caso vostro. Il costo di un tour nell’arcipelago delle Faroe può essere molto elevato. Salvo ciò, le isole sono anche note per una centenaria tradizione che in molti non esitano a definire barbara (mentre altri la ritengono utile e persino sostenibile). Si tratta della caccia alle balene e ai delfini chiamata Grindadráp, una delle risorse economiche più importanti per il posto. Ma decisamente macabra, visto che viene eseguita una mattanza a suon di lame e coltelli direttamente nella baia dove i cetacei finiscono in una sorta di vicolo cieco. Se siete sensibili al tema, evitate di andare, o perlomeno informatevi su quando avviene la caccia.
 
COSA NON COMPRARE
Se la caccia alle balene vi raccapriccia, evitate di consumarne la carne una volta sulle isole. Tra i souvenir, le casette ricoperte di erba rasentano davvero il kitsch. 
 
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