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Isola di Pasqua Rapa Nui erosione 

Isola di Pasqua in pericolo per l’erosione

Il livello del mare aumenta e Rapa Nui ‘perde pezzi’: l’allarme

Rapa Nui
istockphotos
Moai di Rapa Nui
PERCHE’ SE NE PARLA
Tra i luoghi della Terra più gravemente minacciati dai cambiamenti climatici c’è anche la leggendaria Rapa Nui, l’Isola di Pasqua. Sulla quale esperti, reporter, locali lanciano l’allarme: stiamo rischiando di perdere uno dei patrimoni storici più incredibili del mondo a causa dell’erosione delle sue coste. L’innalzamento del livello dei mari sta pian piano (ma neanche troppo piano) permettendo alle onde che lambiscono le sue coste di avvicinarsi sempre di più ai mitici moai, le grandi teste di pietra che hanno reso l’Isola di Pasqua un luogo eccezionale. Già alcune tombe sulla costa sono state erose dalle onde, e le spoglie, i manufatti al loro interno esposti. Ma nel giro di pochi anni, in pochi metri, alcune delle grandi teste saranno lambite dalle acque: sono attualmente 3 i siti in grave pericolo.
 
PERCHE’ ANDARE
Nel bel mezzo dell’Oceano Pacifico, completamente isolata, l’Isola di Pasqua è uno dei luoghi ‘mitici’ della Terra. Non solo per il suo incredibile isolamento, che rende difficile immaginarne la colonizzazione migliaia di anni fa. Ma anche perché la civiltà che l’ha abitata, di origine polinesiana, è ancora avvolta dal mistero. Come hanno eretto quelle grandi teste che chiamiamo moai? A quale livello di sviluppo erano giunti per realizzare tali opere? E soprattutto, perché e come questa civiltà è collassata, al punto da scomparire del tutto? Rapa Nui, questo il suo nome in polinesiano, è un luogo leggendario, e sarebbe terribile se le generazioni future potessero ricordarla solo in foto. 
 
DA NON PERDERE
Il paesaggio selvaggio, l’Oceano sconfinato attorno, il giganteschi coni vulcanici sono una cornice di incredibile fascino per i siti archeologici di Rapa Nui. I moai sono centinaia, alcuni adagiati e isolati, altri perfettamente eretti e disposti in fila, altri ancora sparsi sui versanti collinosi. Un circuito stradale triangolare permette di percorrere tutta l’isola fermandosi nei punti panoramici e sui siti archeologici. Oggi l’Isola di Pasqua vive esclusivamente di turismo, e non mancano i centri per visitatori, le strutture alberghiere, le guide e tutti i servizi necessari in un luogo tanto isolato geograficamente. 
 
PERCHE’ NON ANDARE
Visto che potrebbe scomparire nel giro di qualche decade, andare ora è l’unico modo per assicurarsi un’esperienza indimenticabile. Tuttavia, è un viaggio che dall’Italia ha costi piuttosto alti. Occorre innanzitutto raggiungere il Cile, del quale fa parte, o il Perù. E poi acquistare un altro volo (o un biglietto per crociera) fino all’isola, spesso a tariffa molto cara. Se si vuole risparmiare sull'alloggio, ci sono campeggi attrezzati. Non fanno eccezione al 'carovita' i pasti: tutto è prezioso in un luogo talmente isolato. Inoltre si paga una tassa d’ingresso. 
 
COSA NON COMPRARE
Essendo un viaggio per nulla economico, potreste risparmiare qualcosa evitando i souvenir. Tuttavia le statuette in legno e i tessuti artigianali che trovate nei mercati locali sono deliziosi, anche se realizzati ad uso e consumo dei turisti.
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