Iraq, ritrovata una città perduta

PERCHE’ SE NE PARLA
Circa un anno fa era stata diffusa la notizia del ritrovamento di 93 tavolette cuneiformi risalenti all’impero Assiro, ritrovate in un’area del Kurdistan Iracheno adiacente al villaggio di Bassetki. Non erano particolari solo perché conservate all’interno di un recipiente sigillato, quasi come se avessero voluto conservarle appositamente per i posteri. Ma anche perché testimoniavano che l’area era stata un tempo abitata. Ebbene, dopo un ulteriore anno di studi e scavi emerge che non solo il luogo del ritrovamento era abitato, ma si tratterebbe di una città perduta, Mardaman. Un antichissimo insediamento, conosciuto solo attraverso le testimonianze pervenuteci, ma mai fisicamente individuato.

PERCHE’ ANDARE
Le rovine suggeriscono una datazione che porta indietro le lancette del tempo fino a 4800 anni fa. Quello di Mardaman fu un regno autonomo per diversi secoli, e venne inglobato dall’impero Assiro fino a quando con esso cadde. Sicuramente ha avuto un ruolo strategico nella regione, trovandosi in un punto di confine tra la Mesopotamia, l’Anatolia, la Siria Gli scavi sono attualmente in corso, e per fortuna si sono salvati dalla distruzione che ha drammaticamente caratterizzato numerosi siti archeologici dell’area negli ultimi anni.

DA NON PERDERE
Una volta terminati gli scavi questo sito archeologico diventerà di grande valore. Purtroppo tutta la regione che un tempo corrispondeva alla Mesopotamia, ovvero quasi tutto l’Iraq, è da anni teatro di conflitti.

PERCHE’ NON ANDARE
Difficile consigliare caldamente una destinazione da non perdere in questi territori. Non è certo la bellezza, o la storia, che mancano. Ma la stabilità, la sicurezza, le infrastruttura sì, e i viaggi per turismo non sono consigliabili.

COSA NON COMPRARE
Vista la situazione, i souvenir sono l’ultimo dei vostri problemi.