PERCHE' SE NE PARLA
A Huelva, in Spagna, una scoperta di "valore incalcolabile, pietra miliare nell'archeologia di questa zona mineraria", secondo gli archeologi di Atalaya Mining. Sono state ritrovate circa 50 monete, risalenti al II secolo d.C., probabilmente risalenti all'era di Nerone e di Traiano. Secondo gli esperti il proprietario delle monete sarebbe stato un influente residente dell'antico insediamento romano di Orium. La scoperta ha aiutato gli archeologi e gli storici a stabilire che la città di Urium, sul sito della città moderna di Huelva, si estendeva più a ovest di quanto in precedenza si ritenesse.
PERCHE' ANDARCI
Huelva si trova nell'Andalusia, a 9 km dall'Oceano Atlantico e a 50 km dalla frontiera col Portogallo, su una penisola chiamata Ribera de la Anicoba. La città è caratterizzata dalle case decorate di azulejos, piastrelle ceramiche vetrificate policrome, generalmente con decoro azzurro (azul), da cui deriva il nome. Come testimoniano i dolmen e i ritrovamenti archeologici il suo territorio fu certamente abitato fin dal VI secolo a.C., fu fondata dai Fenici e presa dai Romani che la chiamarono "Onuba" e poi dai Visigoti. A Huelva si estendono circa 120 chilometri di spiagge: il litorale è composto da immensi arenili, boschi di pini, dune e incantevoli paesini di ambiente marinaro.
DA NON PERDERE
Quattro le attrattive principali: San Pedro, chiesa gotica dei secoli XIV-XVI, costruita su una moschea con un campanile-minareto; Catedral de la Merced, una chiesa barocca del 1605; Iglesia de la Concepcion del sec. XVI, riedificata nel 1755; Nuestra Señora de la Cinta, santuario dei secoli XV-XVIII, con i resti di un acquedotto arabo e il castello di origine romana con quattro torri medievali. Interessanti anche il Museo Provincial di archeologia preistorica e romana e Barrio Ovrero Reina Victoria, un quartiere costruito nel 1917 per i minatori locali.
PERCHE’ NON ANDARCI
Non limitatevi a Madrid e Barcellona: la Spagna merita di essere conosciuta bene. Anche nella sua parte meridionale. Meno turisticamente gettonata di Siviglia e Malaga, anche Hueva merita un salto. Sebbene non possa essere paragonata alle precedentemente citate città spagnole.
COSA NON COMPRARE
Ricco l'artigianato locale, tra oggetti in ceramica, pizzi, ricami e scialli con le frange. Immancabili le mantiglie, molto usate dalle donne. Un altro prodotto tipico dell’artigianato locale è il ventaglio. Di ogni colore e grandezza. Belli, certo, ma purtroppo poco originali. Meglio collane e bracciali per le aspiranti ballerine di flamenco, a questo punto.