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Genova, ricordando i Mille di Garibaldi

Sono passati 155 anni: era il 5 maggio 1860, da uno degli episodi principali del Risorgimento italiano. Inoltre oggi il Museo del Risorgimento compie un secolo di vita...

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PERCHE' SE NE PARLA Sono passati 155 anni, era il 5 maggio 1860, da uno degli episodi principali del Risorgimento italiano. A Genova le giornate dedicate all'impresa di Giuseppe Garibaldi e degli oltre mille volontari inizieranno alle 9.45 con la deposizione della corona sulla scogliera, presso la stele dei Mille e proseguiranno al monumento di Quarto dove la cerimonia sarà accompagnata dalla banda musicale di Cornigliano che eseguirà alcuni inni risorgimentali alla presenza delle autorità. L'orazione commemorativa sarà tenuta dall'assessore alla scuola Pino Boero. A seguire i ragazzi dell'Istituto comprensivo di Sturla intoneranno l'Inno di Mameli. La manifestazione si chiuderà con la banda musicale di Cornigliano e la deposizione di una corona a Villa Garibaldi, dove l'eroe dei due mondi soggiornò prima della partenza. Quanti vorranno ascoltare e vedere la chitarra appartenuta al patriota genovese, a partire dalle 17.30 presso l'Oratorio S. Filippo (in Via Lomellini 12), la Camerata Musicale Ligure (Giovanni Sardo al violino, Marco Moro al flauto, Simone Mazzone alla chitarra, José Scanu alla chitarra e maestro concertatore) eseguirà diversi brani risorgimentali.  
 
PERCHE' ANDARCI Affacciata sul Mar Ligure, Genova è famosa per aver dato i natali anche a Cristoforo Colombo, a Giuseppe Mazzini e a Goffredo Mameli. Il suo porto è il più importante d'Italia: simbolo "fisico" della città è il suo faro, tra i quartieri di San Teodoro e Sampierdarena, mentre viene tradizionalmente rappresentata dalla Croce di San Giorgio, negli stemmi sorretta da due grifoni. Per oltre otto secoli capitale dell'omonima repubblica, Genova è stata citata con gli appellativi di La Superba e La Dominante. Tra le cose più belle da vedere, anche il suo incantevole Duomo.
 
DA NON PERDERE Ma oggi si festeggiano anche i 100 anni del Museo del Risorgimento di Genova. La sua prima sede, a Palazzo Bianco, venne infatti inaugurata nel 1915, nello stesso giorno in cui allo scoglio di Quarto Gabriele d'Annunzio pronunciò, davanti al Monumento ai Mille, lo storico discorso per l'entrata in guerra dell'Italia. Successivamente, nel 1934, il Museo troverà sede nella casa natale di Giuseppe Mazzini in via Lomellini dove, con archivio e biblioteca specializzata, costituirà l'Istituto Mazziniano. I visitatori nelle sale del museo possono trovare documenti e cimeli risorgimentali (come autografi, oggetti, divise, bandiere), ma anche il manoscritto originale dell'Inno d'Italia di Goffredo Mameli, cantato per la prima volta proprio nella città ligure. 
 
 
PERCHE' NON ANDARCI Tante le cose da vedere, altrettante quelle da fare: il soggiorno genovese è ricco di vita e di interessi. Ma durante i mesi invernali, durante i giorni infrasettimanali, tutto si spegne al tramonto. Meno male che c'è il weekend, quando Piazza delle Erbe diventa il centro di una grande movida notturna.

CONSIGLI PER IL WEEKEND
 
COSA NON COMPRARE Per comprare qualcosa che meriti sul serio evitate magliette e riduzioni anchitettoniche, ma puntate al gusto. Le specialità più famose della gastronomia ligure sono il pesto e la focaccia, la pasta ripiena, i corzetti, la torta Pasqualina e la cima. Mentre tra i dolci spiccano il pandolce natalizio, i  frisceu, ossia le frittelle di mele, e il castagnaccio.
 
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