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Parco Sila Calabria Natura discarica

Calabria: il Parco della Sila diventa una discarica?

Una grande macchia inquinante e maleodorante a Celico, all'interno dell'area verde, accoglie 300 tonnellate al giorni di rifiuti provenienti dalle altre province

Parco Nazionale della Sila
Courtesy of © Parco Nazionale della Sila
Parco Nazionale della Sila
PERCHE' SE NE PARLA Trecento tonnellate di rifiuti, soprattutto indifferenziati, accumulati in un sito di proprietà privata: il Parco Nazionale della Sila "accoglie" la spazzatura di Comuni dove la raccolta differenziata non esiste. "La puzza di 'munnizza' - scrive il Comitato Ambientale Presilano in una nota - è tornata ad aleggiare su Rovito, ma si è estesa all'intera Presila in quanto in quantitativi di rifiuti sversati sono decuplicati e non sono più solo rifiuti di origine organica. Con l'estate alle porte, con l'aumento delle temperature e dei conferimenti, la puzza diventerà sempre più la protagonista assoluta delle nostre vite. I dispositivi regionali hanno fatto della discarica di Celico il centro della spazzatura calabrese e condannato un intero territorio. Neoplasie e tumori sono aumentati in maniera esponenziale mentre le condizioni ambientali sono critiche e quasi irreversibili".
 
PERCHE' ANDARCI Il Parco nazionale della Sila è il terzo per ordine cronologico in Calabria, dopo quello del Pollino e dell'Aspromonte. La sede del parco si trova a Lorica, mentre il perimetro coinvolge territorialmente tre delle cinque province calabresi, quelle di Catanzaro, Cosenza e Crotone.Qui si trova uno dei più significativi sistemi di biodiversità in Italia: il simbolo di quest'area è il lupo, e presenta anche una superficie boschiva record, pari a circa l'80% del totale.
 
DA NON PERDERE Ad accompagnare i Centri Visita vi sono anche i  Musei Tematici, Multimediali ed Interattivi, quali "Le Foreste della Sila" e "Le Foreste e  l'Uomo"  all'interno del Centro Visite Monaco, e la recente realizzazione di tre ecomusei, Museo dell'Olio di oliva e della Civiltà contadina di Zagarise, Museo dell'Artigianato silano e della Difesa del suolo a Longobucco e il Museo della Civiltà agrosilvopastorale, delle Arti e delle Tradizioni di Albi.
 
PERCHE' NON ANDARCI I problemi principali di un Parco, come spesso accade in Italia, sono quelli causati dall'uomo. E quindi non soltanto discariche abusive, ma anche disboscamento per ricavare il legno e i piccoli, ma mai trascurabili, rifiuti dei turisti. Anche per ostacolare queste pratiche vandaliche è stata realizzata un'app che segnala i problemi. Ma, si sa, ci vuole ben altro davanti all'ignoranza di alcune persone.

COSA NON COMPRARE Ortaggi, legumi, patate, funghi, olive e peperoncino, ma anche patate e castagne, con carne di maiale sotto forma di soppressate, capicolli, salsicce, pancetta, lardo, prosciutti: qui il souvenir deve essere rigorosamente gastronomico. Per la vostra pancia, e per quella dei vostri amici.

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