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Il gusto "pungente" dei fichi d'India calabresi

Nella terra dei Bronzi di Riace l'estate ha il sapore del dolcissimo frutto che da oltre un millennio cresce spontaneo sul suo territorio

fichi d'india cactus frutti spine 
©martinalfaro/iStock
Fichi d'India carichi di frutti
Dolci e “pungenti” i fichi d'India sono i frutti dell'estate calabrese. Da più di mille anni, infatti, adornano le belle coste locali con la le loro forme inconfondibili e donano un tocco di originalità e di sapore ad ogni ricetta in cui vengono impiegati.

LA TRADIZIONE Non c'è da meravigliarsi che il fico d'India sia diventato uno dei simboli dell'area mediterranea. E' da più di un millennio, infatti, che la sua forma inconfondibile adorna questa zona del pianeta sviluppandosi indisturbata sotto il sole più caldo. Originaria delle Americhe, questa pianta ha trovato, infatti, nel Mediterraneo un ambiente ideale che le ha premesso di proliferare e di crescere rigogliosa sia spontaneamente che coltivata. Nel corso dei secoli il suo utilizzo si fece sempre più massiccio e venne persino impiegata per delimitare i confini di proprietà terriera. In Calabria, poi, questo frutto è diventato una vera e propria istituzione. Introdotto sul territorio, con ogni probabilità, dai Saraceni il fico d'India ha trovato nella vegetazione spontanea-selvatica e nel microclima locale l'ambiente ideale per crescere indisturbato e proliferare specialmente lungo le coste, diventando una presenza costante oltre che un prodotto estremamente apprezzato non soltanto in campo alimentare ma anche medico grazie alle sue notevoli proprietà benefiche.

LA DENOMINAZIONE La qualità superiore e le caratteristiche di eccellenza dei fichi d'India di questa zona sono state riconosciute anche dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali che li ha inseriti nell'elenco nazionale dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali (PAT) con la denominazione “Fichi d'India di Calabria”.

LE CARATTERISTICHE La pianta si presenta munita di rami appiattiti, spinosi ed articolati caratterizzati dalla presenza di sporadici fiori con petali numerosi. Il frutto, dolce e dalla polpa gialla o rossastra, è protetto da setole rigide e pungenti da rimuovere con attenzione prima del consumo. E' ricco di minerali, ferro, calcio e vitamine, è un ottimo integratore e ha proprietà digestive oltre a favorire la crescita di capelli e unghie e ad agire come efficace equilibratore psichico.

LA PRODUZIONE Nonostante la pianta si presti, in Calabria ancora non viene coltivata e cresce, dunque, soltanto spontaneamente specialmente nelle zone costiere, non necessitando di alcuna lavorazione. Il periodo di maturazione dei frutti inizia con il mese di agosto e termina ad ottobre.

LA CULTURA Dei fichi d'India in Calabria non si utilizzavano soltanto i frutti. In alcune zone della regione, infatti, dalla buccia, accuratamente spazzolata e lasciata asciugare al sole, si otteneva una conserva sotto salamoia da consumare durante i mesi invernali. Con i fiori, inoltre, si produce un decotto dalle efficaci proprietà diuretiche.

IN CUCINA Ogni parte del fico d'india può essere impiegata in cucina per preparare sfiziose ricette. Le foglie, chiamate anche pale, ad esempio, si possono cucinare come se fossero una normale verdura, mentre i fiori sono ottimi per insaporire fresche insalate. I frutti, dalla polpa dolcissima e gustosa, possono essere consumati al naturale oppure impiegati per accompagnare cremosi yogurt, insalate estive o pietanze a base di selvaggina o pesce. Nelle degustazioni si sposano piacevolmente con formaggi di pecora o prosciutto crudo mentre il loro sapore dolce e acidulo al contempo ben si presta all'utilizzo per la preparazione di originali dessert, marmellate e macedonie, magari arricchite con un po' di panna montata.

La ricetta Marmellata di fichi d'India. Ingredienti: 1 chilogrammo di fichi d'India, 450 grammi di zucchero, 1 limone. Lavate e pulite accuratamente i fichi d'India rimuovendo la scorza spinosa. Tagliateli a pezzetti e lasciateli appassire in un tegame, meglio se antiaderente, a fuoco dolce. Aggingete, se necessario, dell'acqua per ultimare la cottura. Passate, quindi, la polpa cotta nel passaverdure ed aggiungetevi lo zucchero e il succo di limone. Fate bollire il composto per non meno di 30 minuti e, quando risulterà denso, versatelo in vasetti di vetro a chiusura ermetica che capovolgerete per creare l'effetto sottovuoto che permetterà di conservare la confettura più a lungo.

IL TERRITORIO Terra di contrasti e di bellezza la Calabria non è soltanto mare limpido e spiagge da sogno, ma è un mix irresistibile di paesaggi sempre vari e differenti, di culture e tradizioni frutto del lungo avvicendarsi di popoli e civiltà nel corso della storia, di siti archeologici e preziose testimonianze storiche ed artistiche che adornano le sue belle città. Visitare questa regione significa scalare montagne e attraversare foreste, immergersi in acque cristalline e ammirare località ricche di storia, assaggiare mille e una prelibatezze e lasciarsi conquistare dalle tradizioni e dal folklore della sua gente.

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