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Muro Lucano, fuga romantica nel borgo "presepe"

Abbarbicato sulle rocce regala un colpo d'occhio sorprendente

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Courtesy of Pitichinaccio/Wikipedia Pubblico Dominio
Muro Lucano
Un borgo arroccato che sembra un presepe abbarbicato tra le montagne. Così si presenta Muro Lucano, un gioiello della Basilicata adagiato a 600 metri di altitudine e dominato dal suo bel Castello Angioino che, illuminato dalle luci della sera, regala romantiche suggestioni. E' bello passeggiare mano nella mano tra le sue case colorate incastonate nella roccia. Ed è bello ammirare il panorama che si gode dal belvedere. Tutto a Muro a Lucano si presta per una romantica fuga di coppia. Le atmosfere intime e tranquille, i vicoli costeggiati dalle botteghe, i ristoranti che servono le gustose specialità della cucina locale i luoghi ricchi di storia offrono innumerevoli spunti per un soggiorno con una persona speciale.

E' una storia di rinascita quella di Muro Lucano. La storia di un borgo profondamente ferito dal tragico sisma dell'Irpinia del 1980 che è riuscito lentamente a rialzare la testa e a rimettersi in gioco ricostruendo e valorizzando il suo patrimonio e le sue bellezze paesaggistiche. Oggi il borgo sta vivendo una nuova vita nonostante tutto e nonostante il fisiologico spopolamento dovuto all'abbandono dei piccoli centri in favore delle grandi città. Il turismo lo sta scoprendo e lui accoglie i suoi visitatori tra le sue atmosfere appartate, regalando scorci di estremo fascino e suggestione. Come il colpo d'occhio dall'imponente Ponte del Pianello, ormai ultracentenario, uno dei primi in Italia ad arco parabolico in cemento armato voluto da Francesco Saverio Nitti che fece edificare anche la grande diga cittadina oggi in disuso. Il ponte unisce il centro alla frazione di Capodigiano regalando una veduta di grande impatto.

E' via Roma, sede del Municio, il cuore della cittadina, seguendo la quale si giunge in piazza Don Minzoni. Imboccando via della Trinità e attraversando piazza Matteotti, percorrendo via Castello si giunge al maniero che domina l'abitato, di epoca probabilmente antecedente a quella normanna. Nel tempo il Castello ha subito numerosi danni ed è stato oggetto di restauri e ricostruzioni. Dell'antica fortezza medievale sopravvivono soltanto un torrione ed un parte del cortile. Svoltando a sinistra ci si trova al cospetto di un pauroso burrone che si apre tra le ripide pareti calcaree, costeggiando il quale si giunge in piazza Mons. Raffaele Capone dove si può ammirare il monumento di San Gerardo Maiella al quale la cittadina ha dato i natali.

Passeggiando per il centro è un piacere scoprire i locali che propongono i piatti della ricca tradizione lucana preparati con ingredienti genuini a chilometro zero. Ed è un piacere osservare le numerose botteghe artigiane che propongono le creazioni degli artisti locali, tra cui le lavorazioni in vimini e i manufatti realizzati con materiali riciclati. Bellezza, storia e tradizione fanno di questo borgo della provincia di Potenza una vera gemma da ammirare in coppia.

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