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Umbria: passeggiata tra i monumenti di Panicale

Il piccolo paese medievale posto tra le colline a sud del Lago Trasimeno vanta splendidi panorami e una grande quantità di opere d'arte

Piazza Masolino, Panicale
©iStockphoto
Umbria: centro di Panicale, Piazza Masolino
Abbarbicato in cima ad una collina come la maggior parte dei centri abitati della zona, Panicale, pittoresco paese in provincia di Perugia, mantiene ancora il suo aspetto tipicamente medievale. Oltre alle splendide vedute panoramiche può vantare anche una grande quantità di opere d’arte. Tra le più note l’affresco del Martirio di San Sebastiano di Pietro Vannucci, meglio conosciuto come Il Perugino. Si trova nell’omonima chiesa assieme ad altri interessanti dipinti come La Madonna in Gloria: i colori sembrano quasi trasparenti ma offrono comunque forti contrasti, con estremo dettaglio delle figure complementari ed una profondità di spazio innovativa. Sullo sfondo si nota un lago, probabilmente il Trasimeno, che appare in tutto il suo splendore anche dal Belvedere.

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Particolarmente degna di nota è anche la fontana del Quattrocento posta in Piazza Umberto I e strutture come il Teatro Comunale, tra i più piccoli teatri della regione, la Collegiata di San Michele, la Chiesa della Madonna della Sbarra e il trecentesco Palazzo del Podestà che ospita oggi l’archivio storico comunale. La celebre fontana era anticamente una cisterna di raccolta delle acque piovane che servivano per le numerose famiglie che vivevano all’interno del castello. Solo nei primi anni del Novecento l’apertura della cisterna fu chiusa per installare la vasca con lo zampillo. La Chiesa della Sbarra si offre agli occhi del visitatore nel suo stile toscano: l’interno è diviso in tre navate con altare centrale e due laterali.

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La Collegiata di San Michele Arcangelo è una possente struttura muraria che affonda le sue origini in tempi antichissimi. Nel corso del Settecento fu elevata al rango di arcipretura ed attualmente presenta una forma quadrata: nella facciata principale non rifinita ci sono due portoni di ingresso e tra questi, all’interno, è collocato l’organo. Nell’abside conserva l’Annunciazione, affresco attribuito a Tommasino Fini detto Masolino. Passeggiando per le strette stradine del centro si incontra Via Caporali: giunti all'altezza delle scalette che conducono al livello superiore del paese si incontra il Teatro Comunale intitolato a Cesare Caporali. Sorto nel corso del Settecento era conosciuto come Teatro del Sole, come il nome della compagnia teatrale che vi operò per molto tempo con discreto successo. L'interno, in origine realizzato tutto in legno, è interamente decorato con stucchi e medaglioni dipinti.

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