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Tuscania, splendori sui sette colli di tufo

Il borgo della Tuscia vanta due splendide basiliche romaniche e numerose testimonianze etrusche

Panorama
©iStockphoto
Veduta di Tuscania
A partire dalla Tarda Antichità e per tutto l’Alto Medioevo il territorio abitato dai Tusci, ovvero gli Etruschi, era conosciuto come Etruria, per arrivare oggi a comprendere quella zona dell’Alto Lazio e delle aree confinanti di Toscana e Umbria conosciuta come Tuscia. Il nome identifica attualmente la provincia di Viterbo, ricca di piccoli borghi tutti da scoprire, alcuni più famosi di altri ma tutti accomunati da grandi attrattive storiche, artistiche e naturalistiche. Tra questi c’è anche Tuscania, una suggestiva cittadina dalle atmosfere medievali che sorge su sette promontori di roccia di tufo tra il fiume Marta e il torrente Capecchio, collocata sulla grande via di comunicazione che dal Mar Tirreno giungeva fino al Lago di Bolsena. Proprio il tufo è il materiale più usato fin dai tempi degli Etruschi, poiché l’attività vulcanica che ha modellato il territorio della Tuscia ha dato origine a laghi vulcanici e a formazioni di roccia, peperino e, appunto, tufo, che predomina nei piccoli borghi caratteristici, arroccati su speroni e calanchi dilavati. Non è un caso, quindi, che Tuscania sia conosciuta anche come l’altra città sui sette colli. Andiamo a scoprirla

Castello del Rivellino e mura medievali

Borgo antico di Tuscania, meraviglie in basilica

Il borgo antico è perfettamente conservato e meritevole di una visita nella sua interezza, ricco com’è di scorci suggestivi che richiamano alle atmosfere medievali, merito anche del colore marrone rossastro della roccia di tufo con cui sono costruiti gli edifici. Spiccano le due basiliche capolavoro dell’architettura romanica, San Pietro e Santa Maria Maggiore, che lasciano letteralmente a bocca aperta.

La Basilica di San Pietro, affacciata su un vasto spazio erboso dell’omonimo colle dove si ammirano le rovine del palazzo dei canonici e di tre delle possenti torri che si ergevano qui a difesa, è ricca di elementi tutti da ammirare a partire dalla parte frontale, l’alto abside e la facciata che compongono un meraviglioso trittico di partizioni. La facciata si caratterizza per il bel portale d’accesso con decorazioni a mosaico e bugne con raffigurazioni dei segni zodiacali e dei lavori stagionali, il candido rosone ricco di elementi decorativi e per i due ingressi laterali retrocessi rispetto al portale, che di sopra presenta una soggetta cieca con 10 colonnine ioniche e archi in marmo bianco. L’interno a tre navate non è da meno, con la sfilata di colonne lisce, capitelli, archivolti, mosaici laterali e sculture e il pavimento cosmatesco della navata centrale. Interessante anche la cripta del XII secolo, con 28 colonne sorreggenti piccole volte a crociera e l’affresco dove protagonisti sono i tre santi protettori di Tuscania, Veriano, Secondiano e Marcelliano.

Chiesa di San Pietro di fronte alle rovine delle tre torri e del palazzo dei canonici

Scendendo il colle si incontra la Basilica di Santa Maria Maggiore, anch’essa molto decorata, che si fregia di una bella torre campanaria situata davanti alla chiesa e quindi staccata da essa, di cui oggi resta massiccio basamento e due file di finestre. Altro grande esempio dell’architettura sacra locale del XII secolo, Santa Maria Maggiore si apre agli occhi dei visitatori con la facciata arricchita da tre portali finemente decorati, con quello centrale in marmo bianco fiancheggiato da due colonne a tortiglioni, da due caratteristici leoni e da una lunetta formata da quattro archi sorretti da colonne che hanno la peculiarità di avere capitelli diversi. L‘interno della chiesa, composto da tre navate divise da sei campate, presenta ricche decorazioni, archi e colonne affrescate, bassorilievi, capitelli scolpiti e composizioni architettoniche tra cui arcate cieche lungo le pareti delle navate laterali, dentro le quali si trovano arcatelle cieche per dare profondità e senso di ampiezza. Scopri di più sulla Basilica di Santa Maria Maggiore

Interno di Santa Maria Maggiore

Tuscania, dal centro alle necropoli

Passeggiando per il centro si incontrano diverse altre attrazioni tra cui Piazza Basile, Piazza Bastianini con la seicentesca Fontana Grande e il Duomo dedicato a San Giacomo Maggiore, il Parco Torre di Lavello, un parco pubblico a ridosso delle antiche mura di cinta dal cui affaccio belvedere si gode uno dei panorami più suggestivi del Lazio, o l’ex chiesa di San Biagio, da visitare al tramonto. Meritevoli di attenzioni anche il cosiddetto “Vicolo degli Artigiani” e le mura risalenti già all’epoca etrusca che, con il loro perimetro, cingono interamente il nucleo medievale e giungono nei pressi delle rovine della primordiale cerchia etrusca situate vicino alle chiese di Santa Maria Maggiore e di San Pietro. Uno dei fiori all’occhiello della città è il Rivellino, bellissimo teatro tornato agli antichi splendori dopo 5 anni di ristrutturazioni. La grande risorsa storica ed archeologica di Tuscania sono, però, le numerose necropoli etrusche disseminate un po’ ovunque nel territorio comunale.

Tra le principali aree archeologiche che si trovano nei dintorni da non perdere sono la Necropoli di Pian di Mola, la Necropoli Madonna dell’Olivo e Tomba della Regina (nella foto sotto), la Necropoli Ara del Tufo, la Necropoli Pian di Mola, la Necropoli delle Scalette, Necropoli di Peschiera, Necropoli di Guado Cinto.

Necropoli della Madonna dell'Olivo, la Tomba della Regina
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